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Italia Oggi

In Franciacorta super bollicine … Vendemmia in crescita tra il 10 e il 20%. Giacenze stabili… Bollicine Irizzanti in Franciacorta. Una vendemmia ricca come non si vedeva da anni e che potrebbe registrate una crescita della produzione compresa fra il 10 e il 20% rispetto all’anno scorso. Arturo Ziliani, ceo di Berlucchi, conferma l’ottima conclusione della raccolta: “La nostra dovrebbe essere superiore del 15% rispetto al 2021. Finalmente abbiamo fatto il pieno dopo 7/8 anni di vendemmie magre. Quanto alla qualità è ancora presto per valutare, ma l’impressione è che sia su buoni livelli. L’acidità è pronunciata, con una certa finezza”. Sul fronte commerciale, il presidente del consorzio, Silvano Brescianini, osserva che quest’armo diversi produttori non hanno abbastanza vino e questo potrebbe incidere negativamente sulle vendite. Dai dati rilasciati dal ministero dell'agricoltura risulta che, a luglio 2023, le giacenze di Franciacorta sono stabili a 532 mila ettolitri (70 mln di bottiglie), pressoché invariate dal 2019. “Dipende però come sono distribuite le annate”, obietta Brescianini, “e quanto di queste sono nelle Riserve. In generale, in cantina abbiamo scorte che coprono le vendite da 3 a 3,5 anni”. Nel primo semestre del 2023 i volumi venduti di Franciacorta si sono contratti del 7,4%, ma sul periodo pre-pandemico (2019) segna un robusto +17,6%. L’85% delle vendite di Franciacorta è avvenuto nel Belpaese, ma in flessione dell’8,5%. L’export, che costituisce il restante 15%, ha registrato un modesto -0,7%. Le migliori performance sono arrivate dall'Horeca, bilanciate dal calo della grande distribuzione. Le bollicine franciacortine sono un fenomeno essenzialmente italiano ma con tendenza all’internazionalizzazione. Nel 2022 le vendite sono state di 20,2 mln di bottiglie, in linea con l’anno prima ma con un trend positivo dei fatturati: il prezzo medio di vendita a scaffale di una bottiglia è cresciuto da 21,5 euro a 23. Nel primo semestre di quest'anno, “c’è stato un discreto rallentamento delle vendite”, conferma Ziliani, “ma il raffronto del semestre è fatto con quello eccezionale del 2022, subito dopo la pandemia. Aspetterei la fine dell'anno prima di mettere un segno negativo: il solo mese di dicembre vale il 30% delle vendite dell'intero anno. Confido di raggiungere l’equilibrio per fine anno”. Nel 2022 Berlucchi ha realizzato ricavi record per 53 mln, un Ebitda di 10 mln e un utile netto di quasi 6 mln. Sul fronte dei mercati esteri, “la crescita non si è mai interrotta», sottolinea Ziliani. “Lentamente ma, anno dopo anno, stiamo occupando sempre più spazi di mercato. In particolare in Svizzera, Belgio e Germania. Notiamo che negli Usa c'è una frenatina della domanda, ma a valore, fra gli spumanti italiani, il Franciacorta rimane il numero 1: una bottiglia ha un prezzo medio di vendita fra 40 e 50 dollari. Gli altri sono sotto di 10/15 dollari”. Berlucchi è appena sbarcata nell’Oltrepò pavese con l’acquisizione della cantina Vigne Olcru. “Si tratta di una piccola tenuta”, precisa Ziliani, “ma l'Oltrepò ha il Pinot nero e siamo convinti che abbia un grande potenziale. Ciò detto il focus rimane sul Franciacorta: non dobbiamo puntare sui volumi ma sul valore. Privilegiare Millesimi e Riserve”.

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