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Italia Oggi

Cloni Barbera resistenti al clirnate change … Selezionare cloni di Barbera particolarmente resistenti ai cambiamenti climatici in atto ed esenti da malattie. Per individuare la “Barbera del futuro”. E quanto si propone lo studio “Ageba”, voluto dal Consorzio Barbera d'Asti e Vini del Monferrato, presieduto da Vitaliano Maccario. Il lavoro parte da un approccio genetico, teso ad individuare i genotipi con caratteristiche di maggior adattabilità, attraverso lo studio del germoplasma antico del vitigno Barbera; questo in quanto i ceppi piantati fino agli anni `70 hanno dimostrato di essere adattivi e resistenti agli agenti biotiti e abiotici e di essere esenti dalle principali virosi e dalla flavescenza dorata. Alla base dell’indagine, la supposizione che questi ceppi siano portatori di caratteri utili per resistere a fenomeni climatici estremi, all'aumento delle temperature, e alla riduzione della piovosità. E che siano esenti dalle principali virosi, perciò ideali per costituire i nuovi doni per la Barbera. Allo studio principale, è stato poi affiancato un progetto sperimentale, con due tipi di interventi nei vigneti di Barbera già esistenti: il primo prevede la potatura tardiva per posticipare la fase di gemmazione, ed evitare i danni causati dalle sempre più frequenti gelate primaverili; il secondo dispone trattamenti fogliari in vigneto su Barbera con biostimolanti a base di idrolizzati nei momenti di maggiore stress termico e idrico della pianta, al fine di mitigarne gli effetti negativi dello stress sulla pianta. Iniziato da un anno, il progetto Ageba vede i suoi primi risultati; questi hanno permesso di ottenere una migliore conoscenza genetica del vitigno. Oltre al consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, capofila, sono coinvolti: il Crea di Asti, l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, l’Istituto G. Penna e dieci aziende agricole del territorio.

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