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Italia Oggi

Milioni di bottiglie di vino sul mercato sono fuorilegge per un cavillo Ue… Un cavillo manda fuorilegge centinaia di milioni di etichette già stampate e milioni di bottiglie di vino sul mercato. Questo perché sui vini manca la scritta “ingredienti” sotto il codice QR che rimanda alla cosiddetta e-label, l’etichetta elettronica contenente la lista degli ingredienti utilizzati nella produzione del vino e i suoi valori nutrizionali. Andiamo con ordine. A seguito delle disposizioni previste dal regolamento Ue 2021/2117, pubblicato il sei dicembre 2021, le imprese vitivinicole europee hanno dovuto aggiornare le etichette per rispondere ai nuovi dettami obbligatori sull’elenco degli ingredienti e sulla dichiarazione nutrizionale e dei prodotti vitivinicoli aromatizzati. Queste informazioni, in base alle norme Ue, possono essere rese disponibili al consumatore anche on line (e-label), tramite un codice QR adesivo sulle etichette delle bottiglie. Bene, ieri, a due settimane dall’entrata in vigore di questi obblighi, imposta a partire dall'otto dicembre 2023, la commissione europea ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Ue (serie C del 24/11/2023) le linee guida relative. All’attuazione delle disposizioni sull'etichettatura dei vini previste dal regolamento del 2017 (comunicazione n. C/2023/1190). Al punto n.38 delle linee guida si legge che: “Le informazioni obbligatorie sugli alimenti devono essere “apposte in un punto evidente”, così “da essere facilmente visibili, chiaramente leggibili ed eventualmente indelebili”. Ma, “se sull’etichetta non figura un chiaro riferimento al contenuto delle informazioni fornite per via elettronica”, scrive Bruxelles: “Si potrebbe ritenere che si tratti di informazioni obbligatorie nascoste”. Di conseguenza: “La presentazione di un codice QR dovrebbe essere chiara ai consumatori per il suo contenuto, ossia le informazioni obbligatorie presentate per via elettronica”. Da tutto ciò, l’esecutivo Ue fa discendere che: “Termini o simboli generici (come la “i” d’informazione) non bastano a soddisfare questi obblighi”. Dunque, per il codice QR: “È necessario utilizzare un’intestazione” come quella già usata per le etichette cartacee di altri alimenti, “contenente la parola ‘ingredienti’”. Secondo l’Unione italiana vini (Uiv, e il Comitato europeo delle aziende vitivinicole (Comité Vins - CEEV) le linee guida: “Annullano quanto precedentemente concordato”. Le due organizzazioni ne chiedono così la modifica urgente perché: “Mettono in fuori gioco un’economia europea da 147 miliardi di dollari l’anno”.

 

 

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