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Italia Oggi

Piccini. E ormai grandi … L’azienda del Chianti quadruplica il capitale. Quattro tenute e un brand nelle Langhe. Ricavi per 110 milioni di euro… Tenute Piccini chiude i12022 con una crescita dei ricavi stimabile intorno al 10%, al record dei 110 mln di euro, ma con margini compressi dall’impennata dei prezzi del vetro. Sul fronte finanziario, la famiglia Piccini ha messo sul piatto 10 milioni di euro e ha quadruplicato il capitale sociale dell’azienda vinicola: a dicembre è salito da 3,3 min. a13,3 mln. Tutti e tre i fratelli — Mario, Elisa e Martina — hanno sottoscritto pro quota l’aumento di capitale. Oggi Mario detiene il 55% delle azioni (pari a 7,31 mln) e le due sorelle il 22,5% ciascuna (2,99 mln). Mario, 60 anni, è il consigliere delegato e il principale artefice dell’ascesa dell’azienda di Castellina in Chianti. L’imprenditore senese avrebbe concluso anche l’acquisizione dì un distributore tedesco (come anticipato da Italia Oggi lo scorso 7 settembre), di cui l’azienda preferisce, almeno per ora, non diffondere il nome. Ma, alle viste, ci sarebbero delle operazioni in altre geografie, per esempio in Veneto, nel Prosecco. Ed è proprio lo sviluppo tumultuoso dell’azienda che ha richiesto il rafforzamento del capitale sociale. La famiglia controlla quattro tenute agricole: Fattoria di Valiano nel Chianti Classico, Tenuta Moraia in Maremma, Regio Cantina in Basilicata e Torre Mora in Sicilia. Nel 2018 ha acquisito gli Agricoltori del Chianti Geografico, punto di riferimento storico del Chianti. E lo scorso aprile è sbarcata nelle Langhe rilevando società (senza i vigneti), brand e archivio storico della barolista Porta Rossa. Il 90% delle vendite di Piccini in Italia è realizzato sugli scaffali di Esselunga, Metro, Carrefour, Coop, Conad, Aldi e Autogrill. “Il 2022 è stato ottimo”, sottolinea il direttore commerciale Maurizio Rossi: “Con ricavi in crescita intorno al 10%. A volume, leggermente meno. È andata bene l’Italia, ma soprattutto l’estero. L’unica criticità è stata l’aumento del vetro che si è scaricato sui margini. Senza di questi, avremmo realizzato una performance eccezionale. Per di più, dal primo gennaio è scattato l’ultimo ritocco del 20% del vetro: una mazzata su un’azienda che fa grandi numeri”. Nel 2021 Piccini ha venduto 25 mln di bottiglie di vino in 80 paesi. Nel 2021, il gruppo toscano ha realizzato ricavi per 102 mln di euro: +61%. Il balzo è stato propiziato grazie anche a un introito di 18 min per una vendita/prestito di vino sfuso regolata con la controparte Calix01, del gruppo finanziario Amundi/Crédit Agricole. Il margine operativo lordo è risultato di 4,5 mln (il 4,5% dei ricavi) e l’utile netto di 1 min. L’anno scorso la gdo italiana ha lamentato un forte calo delle vendite di vino. E Piccini? “Noi siamo fra le rare aziende che hanno mantenuto i volumi”, risponde Rossi. “Quanto al 2023, al momento gli ordini di inizio gennaio si mantengono su buoni livelli, ma è necessario attendere almeno la fine del mese per avere un quadro meno parziale. Nel 2022 abbiamo continuato a investire e ora le nostre priorità sono quelle di acquisire nuovi clienti e spingere di più sull’estero”.

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