02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Italia Oggi

Botti piene nel Veneto e al Sud. Giacenze di Prosecco in doppia cifra rispetto a un anno fa … Dati Masaf più vino in cantina anche in Puglia e Sicilia. I produttori smentiscono il trend… Sale il livello delle giacenze di vino per il sistema Prosecco e per le doc Puglia e Sicilia. In Veneto, gli stock di Prosecco Doc, Valdobbiadene e delle Venezie crescono a due cifre rispetto a un anno fa. In Puglia e Sicilia si fermano alla singola cifra. Il ministero dell’agricoltura (Masaf) ha registrato al 31 dicembre giacenze nelle cantine per 64,9 min di ettolitri, +5% rispetto a un anno fa. Si tratta di 3 min di ettolitri in più, di cui 1 min di Prosecco Doc. Divario però azzerato dalle stime del Consorzio Prosecco che abbassa a 5 min di ettolitri le giacenze, come nel 2021. Alla fine, il dato generale (con la stima corretta dal consorzio Prosecco) è forse meno preoccupante delle attese. In Italia le prime 20 denominazioni (su 526) rappresentano il 50% del totale giacenze. In dettaglio, secondo il Masaf, il Prosecco Doc ha stoccaggi per 6 min di ettolitri (+20%), il Prosecco Valdobbiadene supera la boa del min di ettolitri, +14%, come il Delle Venezie. Nel Mezzogiorno, la Dop Montepulciano d'Abruzzo segna +8,2% rispetto al 2021, le Dop pugliesi Primitivo di Manduria +25%, Salento +9,8% e Puglia +6%. Più a Sud, la Dop Sicilia segna +7,4% mentre Terre Siciliane rimane stabile. Ferme o quasi grandi denominazioni come Toscana, Rubicone, Veneto, Emilia, Soave, Chianti, Chianti Classico, Franciacorta, Barolo, Brunello, Amarone, Bolgheri. Dal consorzio Prosecco Doc attribuiscono il dato “gonfiato” del Masaf al mancato aggiornamento dei registri telematici di carico e scarico delle aziende. Secondo il consorzio la vendemmia 2022 ha prodotto 5,66 min di ettolitri contro i 4,8 min della precedente: +20%. Tuttavia gli imbottigliamenti partiti da ottobre hanno ridotto a 5 min di ettolitri gli stock di fine anno. Si stima che i 627,5 min di bottiglie prodotte nel 2021 possano salire in una forbice fra l’1 e il 3% mentre il valore potrebbe crescere del 10% rispetto ai 3 mld del 2021. “Il dato vendemmiale 2022 è onnicomprensivo”, esordisce Luca Giavi, direttore del consorzio Prosecco Doc. “Comprende anche la riserva vendemmiale e quello stock che, dal prossimo anno, servirà a coprire la domanda che intercorre dalla vendemmia fino al 31 dicembre. La variazione al disciplinare dispone la vendita della nuova produzione solo dal gennaio successivo. La norma è stata approvata dal Comitato vini ed è in attesa di pubblicazione”. Dalla Toscana, anche Giovanni Busi, presidente del consorzio vino Chianti, corregge al ribasso i dati delle giacenze del Masaf. “acché aumento. I nostri dati segnalano che l’anno scorso le giacenze sono calate di 100 mila ettolitri e dal 2020 di 200 mila. Siamo molto preoccupati”. L’anno scorso il Chianti ha venduto 82 min di bottiglie, per buona parte nella gdo. “Non ci sono state grandi promozioni sugli scaffali”, aggiunge Busi, “proprio perché i produttori avevano scorte risicate. In gennaio la domanda è partita bene, ma aspettiamo almeno marzo prima di parlare di trend in salita.Oggi il prezzo del Chianti sfuso oscilla intorno a 1,40 euro/litro e crediamo possa mantenerlo a causa delle basse giacenze”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su