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Italia Oggi

Pinot bianco per Mirabella … Mirabella punta sull’acidità del Pinot bianco per combattere il cambiamento climatico. Anche se le bottiglie di Pinot bianco in purezza non possono riportare il brandFranciacorta. “La commissione tecnica del consorzio del Franciacorta”, sottolinea Alessandro Schiavi, comproprietario ed enologo di Mirabella, “non ha escluso che in futuro ci si possa arrivare. Ciò detto la sfida del global warming va affrontata subito e con strumenti efficaci”. Mirabella valorizza il suo Pinot bianco aggiungendolo alle cuvée e destinandolo al Demetra Pinot bianco, primo Pinot bianco monovarietale della Franciacorta. Oggi Mirabella possiede circa 12 ettari di Pinot bianco sugli 88 totali in Franciacorta. Negli ultimi anni il consorzio aveva individuato nel vitigno autoctono Erbamat lo strumento per contrastare caldo torrido, siccità e vendemmie anticipate. Tuttavia per Schiavi: “L’Erbamat può costituire una soluzione, ma si sta ancora studiando il profilo genetico giusto. Infatti, gli ettari di Erbamat sono soltanto cinque. Meglio puntare sul Pinot bianco che rappresenta una nicchia produttiva identitaria del territorio”. La cantina Mirabella di Saiano “produce 350 mila bottiglie, di cui quest’anno 10 mila di Pinot bianco”, interviene Alberto Schiavi, comproprietario e direttore commerciale. “La bottiglia di Pinot bianco rispetto al Franciacorta classico ha un prezzo superiore del 25-30%”.

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