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Italia Oggi

Il vino riduce la mortalità fino all’11% … Il vino riduce la mortalità fino al 11%. Lo dicono i risultati di uno studio americano, dal titolo “Change in habitual intakes of flavonoid-rich foods and mortality in US males and females”, pubblicato sulla rivista BMC Medical Education. Una risposta indiretta all’Irlanda che ha deciso di consentire l’entrata in vigore delle etichette con gli “health warning” senza attendere il pronunciamento del Comitato barriere tecniche in sede WTO previsto per il 21 giugno dove verranno presentate ufficialmente le obiezioni già anticipate da diversi paesi tra cui gli Usa. Per il presidente di Unione Coltivatori italiani (Uci), Mario Serpillo, con lo studio: “Si ristabilisce una corretta posizione riguardo la salubrità del vino rosso il cui consumo consapevole, contrariamente a quanto sostenuto di recente da alcuni paesi membri dell’Ue, non solo non è nocivo per la salute ma aumenta le aspettative di vita”. La ricerca ha dimostrato come l’aumento del consumo di alimenti contenenti flavonoidi, tra cui il vino rosso, ha portato a una riduzione del rischio di mortalità precoce nella popolazione americana di mezza età. “Di fatto lo studio mette in luce l’importanza di incoraggiare il consumo di alimenti come il vino rosso, i peperoni e altri prodotti che sono parte integrante della Dieta mediterranea”, continua Serpillo. Per il presidente di Uci: “Questi risultati sono una conferma alla nostra cultura alimentare e alle eccellenze italiane che continuano ad essere un punto di riferimento per uno stile di vita sano”. A proposito di etichette, Serpillo chiede che vengano contrastati “gli attacchi ricevuti a livello europeo e che siano sfatati i pregiudizi che vorrebbero etichettare in maniera negativa con il Nutriscore il vino ed altri prodotti”. Infine il presidente auspica che “questo studio possa portare a un cambiamento di direzione nel dibattito politico e a sconfiggere l’atteggiamento censorio di Dublino”.

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