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La Barone Pizzini verso il Centro/Sud: cresce l’azienda di vini di Franciacorta ... Espandersi e diversificare l’offerta, ma anche per creare valore aggiunto alla società, già impregnata dei valori e dei concetti di qualità: è questa la strategia della Barone Pizzini, azienda vitivinicola ultracentenaria (1870) della Franciacorta (Brescia), che ha ampliato il suo raggio d’azione con investimenti in Puglia, Marche e Toscana e contratti di partnership con produttori locali ... E Giovanni Pagnoni, presidente e amministratore delegato dell’azienda, non fa eccezione. Commercialista, già amministratore di società pubbliche e attuale sindaco di Provaglio d’Iseo, è a capo di una società, in Franciacorta partecipazioni, il cui capitale è distribuito tra la Compagnia bresciana di investimenti (43%), un gruppo di imprenditori locali (37%) e l’industriale milanese Ugo Colombo (20%); a sua volta, la Cbi è controllata dalla Barone Pizzini srl (70%), mentre il 30% è in corso di distribuzione tra i dipendenti e un gruppo di piccoli azionisti. I vigneti in Franciacorta si estendono su una superficie di 40 ettari, producono circa 300 mila bottiglie l’anno tra Franciacorta docg, Curtefranca doc bianco e Curtefranca doc rosso. Il fatturato è di 2,2 milioni di euro, mentre il patrimonio si aggira sui 12,7 mlm di euro, cui si aggiungono gli investimenti in Puglia, Marche e Toscana. L’obiettivo è di raggiungere, entro pochi anni, le 800 mila bottiglie, tutte rigorosamente prodotte con tecniche biologiche nei vari “tenimenti”.