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Italia Oggi

Nicoletto lascia Zonin - Gestirà le vendite di Santa Margherita. Dopo 11 anni via a una nuova sfida nel marketing del vino ... Ettore Nicoletto lascia Zonin per la direzione commerciale del gruppo vinicolo Santa Margherita, dove coordinerà le attività di vendita e marketing sia per il mercato nazionale sia per l’export, relativamente ai marchi Santa Margherita, Torresella Kethmeir Tenimenti Pile, Lamole e Vistarenni. Gli obiettivi di Nicoletto saranno principalmente due. Per prima cosa si occuperà dell’ampliamento dell’offerta puntano sui vini rossi molto fruttati, particolarmente apprezzati dal target di riferimento dell’azienda che, come spiega Nicoletto, ha un’età compresa tra i 25 e i 55 anni e anche se non si reputa intenditore, pretende alta qualità e soprattutto ama la convivialità. In secondo luogo il manager dovrà potenziare i mercati esteri. “Negli Stati Uniti ci siamo abbastanza consolidati, invece vogliamo rafforzarci in Inghilterra e Germania, e in futuro puntiamo ad espanderci in Giappone, Cina e Australia” spiega Nicoletto. L’azienda crede molto nelle leve del marketing, infatti lo scorso anno ha investito 1,5 milioni di euro in c comunicazione su carta stampata e radio. “I nostri spot puntano sulla simpatia e si differenziano dagli standard tradizionali. Nella nostra pubblicità non viene messa in evidenza la bottiglia o il classico paesaggio collinare, ma c’è un calice e degli acini d’uva disposti in modo da formare una collana di perle e il claim recita “vini Santa Margherita, le gioie della vite” afferma Nicoletto. Inoltre l’azienda si avvale di una divisione promozione & sviluppo che si occupa di organizzare serate enogastronomiche in giro per l’Italia avvalendosi di un esperto che consiglia le bottiglie migliori con cui accompagnare le pietanze. In questo periodo il mercato del vino non vive certo un periodo felice, infatti secondo i dati Isema- Nielsen del 2002 in Europa c’è stata una flessione delle vendite del 2,5% e in Italia addirittura del 4%. “All’estero è più complicato conquistare fette di mercato perché bisogna confrontarsi con i vini cileni, californiani e australiani che, oltre ad aver beneficiato di stagioni molto favorevoli dal punto di vista climatico godono del vantaggio dovuto all’effetto euro” conclude Nicoletto. Il manager, come detto, si lascia alle spalle 11 anni trascorsi in Zonin, azienda vinicola in cui ha svolto diversi incarichi all’interno dell’area commerciale export, fino a diventarne direttore.

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