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Italia Oggi

Con un importante know-how nell’export di vini, La Vis acquista Casa Girelli ... Continua l’espansione della cantina trentina La Vis - Valle di Cembra, la terza realtà vitivinicola della provincia autonoma e tra le prime realtà del settore in Italia. La cooperativa ha infatti annunciato l’acquisizione di Casa Girelli Spa,altra società trentina, che controlla anche il marchio Villa Cafaggio in Toscana. L’acquisizione è strategica, infatti La Vis, che nel 2004 ha fatturato circa 25 milioni di euro (44 a livello di gruppo) e ha prodotto 5 milioni di bottiglie, ingloba una società che ne fattura 40 e produce 20 milioni di bottiglie.

Il nome e alcuni marchi che Casa Girelli porta in dote sono, per altro, di peso. Villa Cafaggio si estende su 60 ettari e produce 350 mila bottiglie. Ma soprattutto, con questa operazione, La Vis si procura un importantissimo canale export. Casa Girelli, infatti, esporta il 95% del suo prodotto in 42 paesi e negli Stati Uniti, controlla Fwi, società di importazione e distribuzione diretta. La società cooperativa trentina non ha reso noto il costo dell’acquisizione, che sarà portata a termine entro marzo. In ogni caso, la società-veicolo dell’operazione sarà Vinicola Lavis export (100% La Vis Valle di Cembra).

Partner finanziario dell’operazione sarà l’Istituto atesino di sviluppo (Isa), che da sempre affianca il mondo trentino del vino in operazioni di questo tipo, che privilegiano lo sviluppo del marketing territoriale. Isa metterà a disposizione un terzo del capitale necessario. Secondo gli accordi intercorsi tra le parti, Marina e Stefano Girelli continueranno a operare nella loro azienda e usufruiranno dei servizi e del know-how sul campo degli esperti La Vis.

«Questa acquisizione», commenta il presidente della cantina cooperativa, Roberto Giacomoni, «è una nuova opportunità per La Vis, potremo sviluppare nuove alleanze in Italia e all’estero. L’obiettivo è quello di rafforzare la nostra presenza e sviluppare nuove opportunità commerciali sui mercati internazionali, che valorizzano al meglio le produzioni dei nostri soci». Il direttore generale Fausto Peratoner, dal canto suo esprime il convincimento che l’operazione rappresenti «un notevole salto di qualità per la nostra azienda; ci permetterà di specializzare e ottimizzare ancor di più la nostra organizzazione sia nel settore produttivo sia nello sviluppo commerciale, mobilitando tutte le risorse e i capitali necessari per affrontare le sfide che riserva il futuro».

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