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Italia Oggi

Da domani a San Casciano Val di Pesa - I grandi toscani in passerella ... Sarà, come sempre, una due giorni all'insegna dei grandi vini toscani e dell'amore per la musica. Sabato e domenica torna in scena, con la decima edizione, a San Casciano Val di Pesa (Firenze) il più importante appuntamento internazionale dei grandi produttori di vini toscani, «Alla Corte del Vino», nella prestigiosa sede di Villa Le Corti, del principe Duccio Corsini. Saranno più di 100 i produttori presenti, da quelli del Chianti classico, a quelli del Brunello, da quelli del Nobile di Montepulciano, a quelli dei Supertuscan, ai maremmani, con centinaia di etichette in degustazione e sono attesi ben più dei 3.500 visitatori della passata edizione. Un appuntamento unico per incontrare produttori ed enologi e per capire da loro le diversità di prodotto, le annate migliori, i consigli per una corretta degustazione, per seguire seminari, convegni, verticali di singoli vini.
«Alla Corte del vino» non è però un mero appuntamento enologico, ma anche un imprescindibile momento legato alla cultura. Come ogni anno, si terrà infatti nella gipsoteca dell'istituto d'arte di Firenze la tradizionale asta di vini a sostegno della fondazione Teatro del Maggio musicale fiorentino, condotta sabato dalla casa d'aste Pandolfini con un battitore d'eccezione: il critico d'arte milanese Philippe Daverio; l'asta quest'anno favorirà la «Maratona pianistica» dei giovani talenti dell'Accademia musicale «Incontri con il maestro» di Imola, che si è svolta ieri al Teatro Goldoni di Firenze. Il miglior pianista avrà diritto a un concerto nella futura programmazione del Maggio musicale, e suonerà in occasione dell'asta di vini. Molto numerosi e, come sempre, prestigiosi, i lotti che saranno battuti, provenienti dai nomi più famosi della Toscana vitivinicola, ma non solo.
Tra gli appuntamenti più attesi, il seminario «Tra tradizione, territorio e biodiversità: le nuove frontiere del vino», a cura di Slow Food, movimento che proprio quest'anno festeggia vent'anni di attività sotto l'attenta guida di Carlo Pertini; il seminario «Vino & legno: il gusto dello scambio», a cura di Tonnellerie Seguin Moreau. E poi le verticali di Tenuta Trinoro (annate dal 1997 al 2004), di Siepi, celebre Supertuscan del Castello di Fonterutoli (annate dal 1992 al 2003), e di Flaccianello della Pieve di Fontodi (annate al 1982 al 2001). Enologi a confronto nei focus sui più famosi vitigni della regione, autoctoni e importati e, non meno importante, un convegno-degustazione su «L'oro della Toscana: extravergini a confronto», a cura di Slow Food Firenze.

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