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Italia Oggi

MiWine, subito intese strategiche ... È nato «Progetto vino», associazione che raggruppa 54 tra i maggiori produttori italiani e che punta a essere un movimento di opinione all'interno del mondo dell'enologia italiana. Il Progetto nasce dalla consapevolezza che non tutti i distretti vitivinicoli nazionali sono riusciti a superare la crisi degli ultiimi anni, a puntare solamente sulla qualità, ad avviare serie politiche di marketing. Serve quindi un traino convincente, perché chi è rimasto più indietro riesca ad agganciare il treno della ripresa, trascinato dai grandi nomi dell'enologia italiana.
L'iniziativa è stata presentata ieri nel corso dell'apertura ufficiale del MiWine, la biennale internazionale del vino e dei distillati che, fino a domani, apre i battenti nel nuovo complesso fieristico milanese a Rho-Pero e che vede la presenza di 600 produttori italiani e di circa 200 esteri, di oltre 200 buyer dall'estero. L'associazione ha sottoscritto un accordo strategico con la manifestazione milanese, con la sua controllata Sifa, che organizza la manifestazione, e si avvarrà delle sinergie con Fiera Milano e con l'Osservatorio marketing del vino di Sda Bocconi, che elaborerà le ricerche sul settore. Compito dell'Osservatorio sarà quello di analizzare la situazione in Italia e, soprattutto all'estero e per suggerire soluzioni per rilanciare, nel suo complesso, il comparto.
Particolarmente attese, in questo lavoro di medio periodo, le possibili soluzioni di marketing che i singoli territori potranno adottare per rendere concreto l'ingresso su nuovi mercati. Come ha detto il presidente di «Progetto vino», Ambrogio Folonari, spesso si assiste infatti a un terriotorio che ha ampie potenzialità di crescita, ma i cui produttori, con i consorzi di riferimento, non riescono ad adottare concreti strumenti di marketing e si limitano ad affrontare i mercati esteri con inziative sporadiche. Per conoscere i primi risultati di questa ricerca si dovrà attendere la primavera prossima, quando Fiera Milano e «Progetto vino» si ritroveranno a Villa Erba, a Cernobbio per il primo «Convegno internazionale sul vino», che potrebbe divenire un appuntamento biennale fisso per il mondo della produzione, della ricerca, del commercio e delle istituzioni.
Al varo ufficiale di MiWine hanno portato il loro saluto, oltre all'a.d. di Fiera Milano, Piergiacomo Ferrari, e al presidente di Sifa, Ezio Rivella, l'assessore all'agricoltura della regione Lombardia, Viviana Beccalossi e quello al turismo Pier Gianni Prosperini. Aperte «le danze», MiWine ha voluto dare spazio e onore ai grandi eel vino italiano, enologi, produttori-wine maker, consulenti, che da molti anni «firmano» l'eccellenza del vino italiano. Insieme alla testata Civiltà del bere, il salone milanese ha infatti dato riconoscimenti a Teresa Severini Lungarotti, Romano Dal Forno, Fausto Maculan, Roberto Voerzio, Arturo Ziliani, Luciano Sandrone (enologi produttori); a Renzo Cotarella (Antinori), Nicolò D'Affitto (Frescobaldi), Casimiro Maule (Nino Negri)-Giv) come enologi d'azienda; a Riccardo Cotarella, Franco Bernabei, Carlo Ferrini, Donato Lanati e Giorgio Marone (enologi consulenti). Ma su tutti, un premio da caposcuola è stato conferito a Giacomo Tachis, creatore, tra gli altri, del Sassicaia.
Autore: Giorgio Bertoni

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