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Italia Oggi

Incremento del fatturato Campari ... Le nuove acquisizioni e la distribuzione di brand di terzi hanno portato in alto i conti dei primi nove mesi di Campari, che ha chiuso il periodo con vendite per 626,9 milioni di euro (+15,4% e +14% a cambi costanti), ma ha registrato un modesto incremento degli utili. Secondo una nota del gruppo, la crescita è stata del 4,2% e l’impatto positivo dei cambi dell’1,4%. La crescita esterna, pari al 9,8%, è stata determinata dalle recenti acquisizioni (Glen Grant e i vini Teruzzi & Puthold) e dai brand di terzi oggetto dei nuovi accordi di distribuzione. L’utile prima delle imposte è stato di 113,7 mln euro, +0,9% (+0,3% a cambi costanti). L’ebitda è stato di 139,2 mm euro (+5,2, +4,6% a cambi costanti), con un’incidenza sulle vendite pari al 22,2%. L’ebit ha registrato un progresso dell’1,7% a 125,1 mm euro (+1,2% a cambi costanti), con un’incidenza sulle vendite pari al 20%.
L’indebitamento finanziario netto ha registrato un miglioramento ed è stato di 418,7 milioni di euro contro i 479,5 registrati al 30 giugno. Il segmento spirit, che rappresenta il 60% del fatturato, ha segnato un +20,7% delle vendite, il segmento wine (12,8% del fatturato) ha segnato un +6% e quello dei soft drink un +16,8%. Quanto alla segmentazione geografica delle vendite, il mercato italiano (44,3% del totale) ha registrato una crescita del 4,9%, quello europeo (18,8%) un +16,7%, mentre negli Usa la crescita è stata del 10,5%, che si va ad aggiungere a un +27% di crescita esterna e al + 1,7% dell’effetto cambio positivo. In Brasile, afferma il gruppo, le vendite hanno registrato una crescita organica del 6,7% a cambi costanti, un effetto cambi positivo del 16,8% e un impatto negativo a livello di crescita esterna del 2,2%. L’area resto del mondo, che include anche le vendite duty free, pari al 4,6% del fatturato totale, è cresciuta del 12,9%, trainata da una crescita organica del 9,3%. Piazza Affari ha premiato i conti del gruppo: in una giornata di contrattazioni contraddistinta da listini in altalena e infine da un Mibtel cresciuto dello 0,21%, il titolo ha invece registrato un incremento dell’1,59% a 31,057 euro.
Infine, ieri è stata deliberata la fusione per incorporazione di Barbero 1891 in Davide Campari-Milano da parte dei rispettivi cda. L’efficacia della fusione è prevista dal 1° dicembre, mentre i relativi effetti contabili e fiscali saranno retrodatati al 1° gennaio di quest’anno.
(arretrato di Italia Oggi del 9 novembre 2006) 

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