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Italia Oggi

Investimento Nobile ... Montepulciano, vino e politica per restaurare la Fortezza. Sgravi fiscali a chi punta sul territorio... Sgravi fiscali per produttori e imprese che mettono in atto investimenti di utilità sociale nel temtono d’origine. Correva la primavera del 2005 quando Massimo Romeo, presidente del consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, avanzò la proposta in occasione di un incontro a Siena tra imprenditori e Agenzia delle entrate. ‘il progetto si basa sul principio secondo cui gli investimenti compiuti dalle aziende che operano sul territorio, destinati a obiettivi di interesse collettivo, danno diritto a una sorta di credito fiscale, ha spiegato Romeo. Ma su quali unposte? «A livello locale’, prosegue il presidente, «dove la fase di messa in pratica del progetto è più avanzata, l’Ici, la Tia (Tariffa igiene ambientale), la tassa sui rifiuti e altri tributi. A livello nazionale, invece, per coinvolgere imposte quali Irpef o Irpeg è necessario un cammino politico ad hoc». A questo proposito, Franco Ceccuzzi, deputato dell’Ulivo nativo di Montepulciano, sta lavorando per inserire nei lavori parlamentari la proposta di legge riguardante il progetto su scala nazionale.
Ma come è nata l’idea? “È successo tutto molto in fretta”, commenta Massimo Della Giovampaola, sindaco di Montepulciano, “ossia quando abbiamo visto l’opportunità di ricevere, tramite la regione, un finanziamento dall’Unione europea. Nel giro di una settimana abbiamo messo a punto il progetto e formulato la richiesta di fondi, attraverso una progettualità municipale concordata con il consorzio del Vino Nobile”. Con uno scopo ben definito: il rifacimento della Fortezza di Montepulciano. “C’è già stata la delibera della giunta”, continua Romeo. Gli sgravi fiscali potranno liberare risorse per investimenti di tutela del patrimonio ambientale e culturale. Per il primo anno abbiamo scelto di restaurare l’antica Fortezza (dal 2005 sede dell’Anteprima del Nobile, ndr). Pertanto, abbiamo richiesto, con l’appoggio della regione Toscana, un contributo all’Ue di 650 mila euro, che ci dovrebbe venir concesso a fondo perduto dal Cipe nella misura del 60%. Il restante 40% lo dovremo mettere insieme noi produttori. In un mercato sempre più globalizzato, a Montepulciano avvertiamo l’esigenza di rafforzare il legame col territorio d’origine e tutelarne la conservazione. Questo ci sembra un buon modo per farlo”. A questi investimenti, poi, seguiranno gli sgravi per l’anno d’imposta successivo a quando partirà il progetto (orientativamente giugno 2007). La percentuale dei tagli è però ancora da concordare. “Secondo le nostre proiezioni”, dichiara Romeo, “dovrebbero aggirarsi intorno al 30%, da spalmare in un periodo compreso tra i 5 e i 7 anni d’imposta. il progetto cammina su due gambe: quella locale, dove l’amministrazione ha già dato l’ok e quella nazionale con l’onorevole Ceccuzzi che cercherà di fare inserire questo norme in una legge di natura agricola». Il restauro della Fortezza sarà il primo atto concreto di un progetto a lungo termine che giunge da un comparto, quello vinicolo, che per Montepulciano significa 70% del pil indotto.
“Il rifacimento del centro espositivo internazionale”, dice il sindaco Della Giovanpaola, “è un piano che coinvolge diversi soggetti. Della sua gestione si occuperanno, oltre al comune, anche il consorzio del Vino Nobile (che ha anche il compito di garantire la continuità degli investimenti dei produttori, per un paternariato non inferiore ai 30 anni), l’università di Siena e l’università per stranieri di Siena. Investire nel proprio territorio può essere il modo giusto per coniugare imprenditorialità, aspetto sociale e sviluppo di prodotti di qualità. “Il progetto della deducibilità fiscale interessa tutti i produttori di vino”, conclude Romeo, “dalla grande azienda con centinaia di ettari al piccolo coltivatore con pochi ettari. L’assemblea cercherà un programma adatto a tutte le esigenze. L’iniziativa è stata accolta con entusiasmo, speriamo che venga recapita bene, perché non sfruttare un’occasione simile sarebbe un fastidioso autogol per i produttori e le istituzioni di Montepulciano, che in quest’idea credono fortemente”.

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