Barbera Asti vuole la Docg, fascette addio ... Raccolta firme... Per la Barbera d’Asti non si parla più di marchiare le bottiglie con fascette regionali ma si è tornati a discutere dell’ottenimento della Docg. È iniziata la campagna di raccolta delle oltre 2 mila firme necessarie a supportare la modifica del disciplinare di produzione sia della Barbera d’Asti sia di quella del Monferrato, tenendo però conto che solo quella classificata “superiore” entrerebbe a far parte della Docg.
“Il passaggio a Docg di Barbera d’Asti e Barbera del Monferrato Superiore, la separazione degli albi tra Barbera d’Asti e Barbera del Monferrato, la revisione prioritaria degli albi delle Doc Barbera d’Asti, Barbera Monferrato e Piemonte Barbera, l’inserimento della tipologia frizzante nella denominazione Piemonte Barbera”, spiega il presidente del consorzio di tutela dei vini d’Asti e del Monferrato, Giovanni Chiarle, “sono i primi passi concordati dalla filiera”. Ma qualcuno non è d’accordo. Come la Compagnia dei vignaioli del Monferrato (una quindicina di aziende) che punta a ottenere la Docg per tutta la Barbera del Monferrato.
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