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Italia Oggi

Ocm vino, più risorse e fondi mirati ... È da limitare l’accesso ai premi per l’estirpazione di vigneti. Alcuni dei contenuti dello schema di risoluzione al voto oggi in commissione agricoltura al senato... Difesa e, possibilmente, incremento del budget di risorse comunitarie destinate al sostegno del vitivinicolo del Belpaese. Fondi mirati alla riconversione produttiva delle zone meno competitive del paese. Corsia preferenziale nell’assegnazione delle risorse in favore dei vecchi stati dell’Unione, per evitare che nuovi stati membri, a elevata vocazione agricola, vadano a erodere il budget di spesa destinato all’Italia. E ancora, alleanze strategiche, come quelle intessute dal ministro De Castro per la riforma dell’Ocm ortofrutta, che consentano di salvaguardare le tipicità del patrimonio vitivinicolo italiano.
E infine, una serie di bocciature per alcune delle proposte allo studio dei tecnici del commissario europeo all’agricoltura Mariann Fischer Boel, così da limitare le eventuali trappole contenute nella bozza di riforma Ocm. A cominciare da un no secco alla proposta di finanziare con fondi europei l’estirpazione di 400 mila ettari di vigneto, senza consentire agli stati membri di limitante gli effetti distorsivi. Sono giorni caldi per il futuro del vino italiano.
Oggi, in commissione agricoltura al senato verrà messo ai voti lo schema di risoluzione proposto dal presidente della stessa commissione, Stefano Cusumano.
Risoluzione di cui ItaliaOggi è in grado di anticipare i contenuti. Si tratta dell’atto comunitario n. 9 del senato, relativo alla proposta di riforma avanzata dalla Commissione europea per l’organizzazione comune di mercato vitivinicola, nota, appunto, come Ocm vino.
Il tutto in vista della presentazione dello schema definitivo di riforma, che la Commissione dei saggi Ue e la commissaria europea Mariann Fischer Boel dovrebbero licenziare il prossimo 4 luglio. E del successivo avvio di concertazione che, a stretto giro di posta, il ministro delle politiche agricole, Paolo De Castro, ha intenzione di avviare, come momento di confronto con tuffi gli operatori della filiera vitivinicola nazionale.
La risoluzione al voto dei senatori punta a rafforzare il mandato del ministro Paolo De Castro, stilando alcuni punti ritenuti strategici da palazzo Madama. Eccoli in sintesi.
In relazione all’estirpazione dei 400 mila ettari di vigneto, la bozza Cusumano chiede al governo di lavorare affinché, in applicazione del principio di sussidiarietà, venga limitato “l’accesso al premi all’estirpazione” e vengano individuate le aree in cui poter estirpare. Il tutto per “difendere le aree più marginali e di montagna”. La risoluzione chiede poi che Bruxelles metta a budget “un’opera di ristrutturazione degli impianti dei vigneti” e finanzi “campagne di promozione commerciale” per far salire i consumi di vino europeo in mercati extracomunitari. E ancora, viene esplicitamente richiesta l’applicazione graduale del processo di liberalizzazione degli impianti, che comunque non dovrà partire prima del 2013.
La rotta che Cusumano indica per il negoziato prevede poi: aiuti diretti ai viticoltori per ristrutturare impianti produttivi e aziende, fondi per la gestione delle crisi di mercato (come previsto dall’Ocm ortofrutta), la trasformazione della distillazione di crisi in “distillazione di soccorso per particolari circostanze climatiche”, il mantenimento della distillazione dei sottoprodotti del vino, un no deciso all’utilizzo di zucchero per aumentare il grado alcolico del vino (pratica consentita dall’attuale Ocm in favore dei paesi del Nord Europa, produttori di vini a bassa gradazione), il divieto di vinificare mosti d’importazione, e infine, la strenua difesa del sistema di etichettatura e delle denominazioni d’origine, prevedendo anche un sistema di etichettatura che garantisca la rintracciabilità dei prodotti. Con l’esplicita richiesta di “evitare per i vini da tavola l’indicazione nell’etichetta del vitigno di provenienza e dell’annata”.

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