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Italia Oggi

Vino in villa sbarca sul Tamigi ... Il 15/10 32 produttori di Prosecco doc a Londra... L’appuntamento è alle porte. Come già pianificato nei mesi scorsi, il 15 ottobre ”Vino in villa”, la storica manifestazione, vetrina del Prosecco doc di Conegliano e Valdobbiadene, sbarcherà a Londra. Il Consorzio di tutela, tra i più attivi in Italia nell’aver valorizzato la qualità della produzione, il territorio e il marketing verso l’estero, si presenta in prima persona su un mercato clou, dopo quello statunitense, dove già da tempo organizza, ogni anno, incontri ad hoc con importatori, wine makers, stampa specializzata. Vino in villa è ormai di casa a New York, dove da alcuni anni incontra importatori, enotecari, giornalisti del settore. Quest’anno, inoltre, la manifestazione ha bissato l’appuntamento, affiancando a quella di New York un’analoga manifestazione a San Francisco, così da farsi conoscere anche agli operatori della West coast. L’appuntamento con la Gran Bretagna non è casuale e punta a consolidare la presenza trevigiana nel paese. In pochi anni, infatti, il paese è divenuto il quarto paese per export dopo Germania (24%), Svizzera (25%), Stati Uniti (8,5%) e assorbe circa il 7% delle bottiglie cli spumante vendute all’estero. La prima edizione dell’evento si terrà presso l’Institute of director e vi prenderanno parte centinaia di importatori, ristoratori, enotecari e giornalisti. Ad attenderli ci saranno 32 aziende del territorio e saranno presentati oltre cento vini. Nel corso dell’evento si svolgerà anche un seminario sul territorio e sul prosecco, condotto da Peter Mc Combie, nota firma della stampa inglese del vino. ”La manifestazione dimostra la volontà del Consorzio di potenziare la strategia di comunicazione sul mercato internazionale”, ha detto il direttore del Consorzio, Giancarlo Vettorello. Vino in villa London è stata resa possibile anche grazie al sostegno della regione Veneto, che da tempo affianca il Consorzio e i produttori nelle azioni di marketing di prodotti all’estero e in Italia. Vettorello sottolinea con forza però che questo risultato deriva ancora una volta dalla capacità di fare squadra dei produttori del territorio, che hanno capito da tempo come gli investimenti non solo in vigna o in cantina, ma anche in marketing territoriale pagano in termini di vendite e di immagine collettiva e personale.

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