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Italia Oggi

Ieri interclassista, oggi vino da vip ... li Torcolato non fa distinguo di censo. E vanta ambasciatori cool... Tra i fan del passito vicentino Paolo Scaroni, Vittorio Mincato, Matteo Marzotto e il Pablito mundial... E’ un vino fortunato, il Torcolato. Nell’antichità veniva bevuto sia dalle famiglie ricche sia da quelle più umili. Oggi vanta un gruppo di ambasciatori nel mondo di primo piano: Paolo Scaroni, presidente dell’Eni, Vittorio Mincato, a capo delle Poste, Matteo Marzotto e il calciatore Paolo Rossi. A dicembre sarà nominato il prossimo rappresentante, Lino Dainese, patron dell’omonima azienda produttrice delle tute da moto per i campioni dello sport quali Valentino Rossi. Un gruppo di vip tutto vicentino (a parte il celebre calciatore, originario di Prato, trasferitosi
nel centro veneto molti anni fa), perché è a nord di Vicenza, attorno alla zona di Breganze, che si produce da sempre questo passito doc. Sono toccati anche i più rinomati centri di Marostica e Bassano del Grappa a est, e Thiene a ovest. Proprio a Breganze, dal 1996, grazie alle nove (oggi sono dieci) aziende che hanno costituito il Consorzio tutela vini doc Breganze, si tiene ogni anno a gennaio la cerimonia pubblica chiamata “La prima del Torcolato”. Si svolge nella piazza principale e consiste nella torchiatura delle uve già appassite destinate alla produzione del vino. I terreni collinari che ospitano le viti di Vespaiola sono vulcanici, morenici e tufici, ma si possono trovare coltivazioni anche in zone pianeggianti, piuttosto ciottolose e ghiaiose che, talvolta, forniscono vini inigliori. ll Torcolato si presenta con un giallo dorato caldo dai riflessi ambrati. All’offatto è fine e complesso con intensi profumi di frutta matura,esotica, albicocca secca e confettura, si possono riconoscere sentori di miele di acacia e leggera vaniglia. Il gusto è dolce ma non stucchevole, la buona acidità mitiga la dolcezza e i tannini ceduti dal legno si fondono con l’alcol che può variare tra gli 11 e i 13 gradi. È un vino passito che accompagna la pasticceria secca ma anche tartine al patè di foie gras e formaggi erborinati, stagionati e saporiti. Si ottiene, dopo due anni di lavorazione, dal vitigno Vespaiola, uva particolarmente amata dalle vespe in quanto ricca di zucchero. In minore quantità possono concorrere Tocai, Garganega, Pedevenda o Durelio. I migliori grappoli vengono fatti appassire per alcuni mesi. L’appassimento rappresenta una fase molto importante:
avviene in locali ben areati e asciutti e i grappoli vengono legati a degli spaghi e attorcigliati, cioè torcolati, a travi di legno. Durante questo periodo gli acini perdono buona parte dell’acqua in essi contenuta favorendo la concentrazione zuccherina. Successivamente le uve subiscono una lenta torchiatura che permette di ottenere un mosto dorato. Lenta è anche la fase di fermentazione, dopo la quale il vino viene posto in piccole botti di rovere. Da 100 chilogrammi di uva si ottengono circa 25 litri di vino. Sono dieci i produttori di Torcolato, primo tra i quali Fausto Maculan, che ha il merito di aver rilanciato la produzione dopo aver stabilito una procedura standard di vinificazione che mettesse in rilievo le migliori caratteristiche del Torcolato. “L’annata 2007 è stata ottima sotto il profilo qualitativo”, commenta, “e soddisfacente sotto quello quantitativo. Il tempo si è dimostrato clemente spingendo le tempeste fuori dalla zona doc di Breganze”. Già la Vendemmia 2006 era stata abbondante anche per il Torcolato, con 488 ettolitri ricavati rispetto ai 450 del 2005, che corrispondono a “130 mila bottiglie di ottima qualità”, riprende Maculan, primo produttore con 252 ettolitri, pari al 51,6% del totale, seguito a distanza dalla cantina sociale Beato Bartolomeo, con 125 ettolitri. Il prezzo medio per una bottiglia da 0,375 litri si aggira sui 16 euro al consumatore finale. Negli ultimi anni il Torcolato è stato abbinato ad altri prodotti, a realizzare una filiera che va dalla soppressa vicentina dop prodotta dal Salumificio dei Castelli alla grappa Poli, al panettone e alla colomba di pasticceria Loison, chiaramente con Torcolato aggiunto all’impasto.

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