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Italia Oggi

Ora, avanti i giovani ... Il governo vara uno schema di dlgs sui mercati agricoli. Aiuti al subentro in azienda. Per tutti... Subentro agevolato in azienda a tutti i giovani agricoltori e non solo a quelli appartenenti alla famiglia. Estensione degli aiuti alle imprese agricole presenti su tutto il territorio nazionale e non solo a quelle ubicate in determinati territori. Ma anche semplificazioni amministrative e introduzione di nuovi sistemi di controllo delle imprese che producono e imbottigliano vini docg, doc e igt. Sono queste le principali novità previste dallo schema di decreto legislativo varato giovedì dal consiglio dei ministri (e anticipato da ItaliaOggi il 26/2/2008), in materia di modernizzazione e regolazione dei mercati nel settore agricolo, agroalimentare e della pesca. La bozza di decreto prevede notevoli modifiche dell’attuale normativa; queste, però, prima di entrare in vigore, dovranno superare il vaglio delle competenti commissioni parlamentari e delle regioni. Le misure per il rafforzamento dell’imprenditoria giovanile in agricoltura (previste all’art. 3, comma 1, dello schema di dlgs, integrativo dell’art. 3 del dlgs n. 99/04) cancellano il vincolo familiare previsto dall’art. 9 del dlgs 185/2000 per beneficiare dell’incentivo per il subentro alla guida dell’azienda agricola per i giovani fino a 35 anni.
Ed estendono a tutti i territori d’Italia la possibilità di incassare i fondi per l’imprenditoria agricola giovanile, per la produzione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli (titolo I, capo III del dlgs 185/2000). Aiuti finora riservati alle sole aree depresse e svantaggiate del paese. Al successivo comma 2, in materia di promozione del made in Italy agroalimentare, viene riscritto il credito d’imposta per l’internazionalizzazione delle imprese agricole ed agroalimentari (ex art. 1, commi da 1088 a 1092 delle legge n. 296/06 (Finanziaria 2007).
Il bonus è ancora bloccato dalla non conformità della norma agli orientamenti Ue in materia di aiuti di stato. Così l’agevolazione non sarà più fruibile per coprire spese in pubblicità sostenute dalle singole imprese per reclamizzare all’estero prodotti. Certo, arriverà a coprire fino al 50% delle risorse investite all’estero dalle aziende con la mission di “indurre gli operatori economici o i consumatori all’acquisto di un determinato prodotto agricolo o agroalimentare di qualità». Ma a beneficiarne saranno soprattutto le pmi. Per la grande agroindustria italiana, invece, resterà solo un sentiero stretto per accedere all’incentivo fiscale; fruibile dalla grande impresa, nei limiti delle misure previste dal regolamento de minimis (n. 1998/2006/Ce).
E anche il parco investimenti finanziato attraverso il bonus fiscale sarà ridotto sensibilmente, rispetto a quello disegnato dalla manovra 2007. L’art. 4 dello schema di decreto interviene poi sul fronte della semplificazione amministrativa prevedendo: a) il riconoscimento diretto delle cooperative agricole (per tali soggetti i componenti delle società devono essere imprenditori agricoli e conferire la maggior parte della produzione alle società stesse; b) il mantenimento dell’obbligo per gli appartenenti alle organizzazioni dei produttori di far commercializzare almeno il 75% della loro produzione, al netto della produzione venduta direttamente ai sensi dell’art. 4, dlgs 228/01. Inclusi i prodotti venduti con marchio aziendale. Infine, lo schema di dlgs tratta tutta una serie di misure sul vino, riassunte in tabella.

Raffica di novità per il vitivinicolo…
- Per ciascun vino docg, doc e igt verrà istituito, tenuto e aggiornato il fascicolo aziendale delle imprese imbottigliatrici (verrà disciplinato da apposito regolamento ministeriale)
- Il fascicolo aziendale agricolo per i produttori vitivinicoli (per i dati sull’attività di imbottigliamento) dovrà essere attivato in via informatica e distinto come di seguito:
a) produttori vitivinicoli anche imbottigliatori: i dati relativi all’attività di imbottigliamento dovranno essere inseriti nel fascicolo aziendale agricolo;
b) gli imbottigliatori che non svolgono attività agricola: dovranno istituire il fascicolo aziendale di imbottigliamento
- I dati contenuti nel fascicolo saranno resi disponibili a regioni, province, comuni, camere di commercio, organismi di controllo, e consorzi di tutela competenti per territorio, per le rispettive competenze ed adempimenti
- Le sezioni dell’albo imbottigliatori saranno:
a) la sezione degli imbottigliatori che effettuano l’imbottigliamento in proprio, anche mediante utilizzazione di attrezzature fisse à mobili locate da terzi ma operanti all’interno dell’azienda di imbottigliamento;
b) la sezione degli imbottigliatori che fanno eseguire a terzi le operazioni di imbottigliamento
- Le imprese imbottigliatrici dovranno iscriversi all’albo tenuto presso l’ufficio competente per il territorio in cui è situato lo stabilimento (anche gli imbottigliatori che si avvalgono di terzi). Dovranno altresì dichiarare l’ubicazione, le tipologie di vini a docg, doc e igt imbottigliati, e altri elementi determinati
- La denuncia delle uve destinate alla produzione di vino doc e igt dovrà essere presentata, contestualmente alla denuncia generale della produzione vitivinicola, a cura dei conduttori interessati, mediante i servizi del Sian e verranno rese disponibili agli enti territoriali competenti
- Sono stati abrogati gli articoli 14 e 15 della legge 164/92 relativi all’albo vigneti ed all’elenco delle vigne, in quanto sostituititi dai dati del fascicolo aziendale
- Lo schema di decreto ha aggiunto l’art. 15 bis alla legge. 82/2006 relativo ai registri vitivinicoli: le modalità di tenuta e di aggiornamento dei registri vitivinicoli verranno regolate con decreto del ministero delle politiche agricole;
le annotazioni nei registri sostituiranno tutte le annotazioni e comunicazioni anche ai fini della tracciabilità igienico-sanitaria;
i registri potranno essere tenuti anche presso terzi (anche caf, consorzi volontari di tutela ecc) - Le modalità di tenuta e di aggiornamento dei registri vitivinicoli verranno regolate con decreto adottato dal ministero delle politiche agricole
- Fermo restando il trasferimento all’Ismea delle agevolazioni di al dlgs 185/2000, le stesse saranno concedibili su tutto il territorio nazionale
- Lo schema di decreto ha esteso a tutti i giovani agricoltori la possibilità di fruire di aiuti per subentrare nella conduzione dell’azienda agricola (attualmente il diritto è riservato solo ai componenti della famiglia)

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