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Italia Oggi

Voucher per due campagne ... Il consulente del lavoro novizio sa che avrà successo soltanto se farà pratiche che i colleghi più maturi non fanno.
È per tale motivo che il
collega ternano Righetto sta scavando nell’art, 72 del dlgs n. 276/2003, riguardante la disciplina del lavoro accessorio.
Così decide un investimento; acquista presso una rivendita autorizzata qualche blocchetto di tagliandi, chiamati voucher o anche buoni lavoro.
Con essi girerà per le aziende agricole, spiegando farà che con quei tagliandi, del valore nominale di 7,5 euro (Art. 72, comma 1), dovranno ora essere pagati gli operai che occasionalmente si dedicano alla raccolta dell’uva e delle olive.
Spiegherà che le aziende agricole devono prima recarsi ai servizi per l’impiego, dove gli verrà rilasciato un codice di identificazione personale,
Poi dovranno acquistare
i voucher, con cui pagare vendemmiatori e olivari secondo le ore da ciascuno effettuate.
Forse niente busta paga, dunque, e niente contante. Saranno poi gli stessi occasionali a cambiare i tagliandi presso uno dei soggetti convenzionati con il concessionario del servizio.
Si tratta di centinaia di aziende agricole e di migliaia di occasionali, spesso studenti, pensionati, casalinghe, che aspettano quelle due campagne per integrare il proprio reddito.
Un enorme nuovo lavoro, per un consulente novizio, cui non conviene cominciare la professione facendo pratiche che i colleghi più maturi fanno.
Senza contare gli aspetti previdenziali e infortunistici dell’accessorio, che occorrerà seguire con cura nell’interesse delle aziende e dei loro occasionali.

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