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Italia Oggi

La difesa del Prosecco ora passa dalla dop extra-large ...
Blindare il territorio e realizzare una Doc più ampia che comprenda, oltre all’attuale zona di Conegliano e Valdobbiadene anche le aree di produzione dell’Igt e che valichi i confini del Veneto per arrivare al Friuli-Venezia Giulia. In previsione dell’entrata in vigore dell’Ocra vino, che consentirà di chiamare Prosecco il vino bianco frizzante prodotto in qualunque parte del mondo, i produttori della Doc veneta cercano di difendere la loro denominazione. E pensano di farlo con l’ampliamento della zona di produzione da Belluno e Trieste, provincia nella quale si trova il paese di Prosecco da dove arrivavano le barbatelle di Glera poi identificate semplicemente con il nome attuale dato anche il vino. “Contiamo di poter arrivare nel giro di tre, quattro anni spiega Gianluca Bisol produttore storico della Doc di Conegliano Valdobbiadene durante una degustazione all’interno di Jadavagando l’iniziativa di promozione dei prodotti alimentari tipici a marchio Jada al riconoscimento del Prosecco come nome geografico e non di vitigno. Una speranza che affidiamo nelle mani del neo ministro alle Politiche agricole Luca Zaia”. Nato a Conegliano, già direttore di una azienda agricola, Zaia conosce bene la questione. A lui il compito di trasformare le Igt in Doc e quindi di arrivare al riconoscimento geografico. “Inoltre oggi con Prosecco ha continuato Bisol viene inteso un qualsiasi vino bianco frizzante. Recuperare il nome geografico significa bloccare la diffusione e dare garanzie di qualità e di prodotto ai consumatori”. Il Prosecco continua il trend di crescita. Come confermato dai dati del Centro studi del distretto. Rispetto al 2006, che si era concluso con la vendita di 40.200.000 bottiglie, le prime proiezioni sul 2007 fanno prevedere il superamento dei 45.000.000 di bottiglie (+12%). Uno dei dati più interessanti è la media di vendite mensile che è prossima ai 4 milioni a significare che il Prosecco conquista spazi a tavola non soltanto durante le feste. Attualmente il distretto della Doc Conegliano Valdobbiadene, che comprende 15 comuni, si estende su circa 20 mila ettari di pendici collinari, di cui circa 5 mila a vigneto.

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