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Italia Oggi

Brunello, consorzio senza poteri di conirolli ... Ieri, vino agitato nei calici toscani. In un colpo
solo, il consorzio del Brunello di Montaleino è
senza poteri di controllo e senza guida.
Con un decreto, il ministro alle politiche agricole,
Luca Zaia, ha esautorato l’organismo consortile
dal compito di controllare che la Denominazione di
vino docg sia coerente al disciplinare. Affidando
questa funzione a tre saggi esterni. Nelle stesse ore
Francesco Marone Cinzano, presidente dcl Consorzio
di Montalcino, annunciava le
dimissioni, pur rimanendo
componente della società consortile: “Ora potranno essere
utilizzati metodi di controllo
innovativi e al passo con le più moderne tecnologie. Sono riuscito a mantenere l’unità all’interno del consorzio dei produttori”, ha commentato.
Ma lo sconquasso nel mondo vitivinicolo toscano non arrestava lì la sua corsa. Dall’altro capo della val d’Orcia, anche il presidente del consorzio Nobile di Montepulciano, Luca Gattavecchi, si autosospendeva dalla carica. Le dimissioni contemporanee dei due vertici dei consorzi giungono a seguito delle indagini su casi eclatanti di mancato rispetto dei disciplinari di produzione dei vini. Ma se la questione Brunello ormai impazza da tempo, i riflettori sul Nobile si sono accesi solo venerdì scorso, con il sequestro da parte della Gdf di Siena di 120 mila ettolitri di
vino presso la più grande cooperativa vinicola toscana, la Vecchia cantina. Tornando al Brunello, visto che al consorzio sono stati tolti i poteri di controllo, toccherà ora a un comitato di garanzia provvedere alle attività di sorveglianza sulla produzione del vino. In pratica, verificare la rispondenza tra il piano controlli e l’immissione del vino al consumo. Qualora, nel corso della propria attività, il nuovo pool dovesse individuare non rispondenze, o problemi specifici legati al prodotto, “dovrà proporre al ministro delle politiche agricole e alle autorità competenti interventi straordinari per assicurare che le regole siano pienamente rispettate”, recita il decreto. Questi i tre saggi del comitato: Riccardo Ricci Cubastro, presidente Federdoc, la federazione che associa tutti i consorzi di tutela del vino; Vasco Boatto, docente di economia agraria all’università di Padova e direttore del corso di enologia presso lo stesso ateneo, a Conegliano Veneto; Fulvio Mattivi, responsabile del laboratorio di analisi dell’istituto di San Michele all’Adige, in provincia di Trento. Infine, una chicca; oggi arriverà in Toscana la commissione bilaterale Italia-Usa, incaricata di vegliare sulla corretta produzione di Brunello al fine di rassicurare il mercato americano. Incontrerà il presidente della regione, Claudio Martini, il presidente del consorzio del vino Chianti, Nunzio Caparzo, e una delegazione di produttori di Brunello.

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