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Italia Oggi

Il Brunello di serie B ... Griffe del vino indecise tra Docg e Igt. Lunedì scatta il blocco Usa all’import di vino non certificato... Fa paura il blocco Usa alle importazioni di Brunello di Montalcino che dovrebbe scattare lunedì prossimo. Fa paura forse più dell’inchiesta della procura di Siena da cui è partita tutta la vicenda. In attesa di qualche colpo a sorpresa dell’ultima ora, infatti, il 23 giugno scade l’ultimatum americano che chiede garanzie su contenuto delle bottiglie commercializzate negli Stati Uniti. Con le ambasciate al lavoro per trovare una soluzione, le mosse italiane non sono per adesso sufficienti. Non è stata sufficiente la visita a Montalcino della commissione dell’Agenzia federale americana per l’alcol e il tabacco, e non è bastato che il ministro Zaia abbia esonerato il Consorzio dai controlli, e lo abbia sostituto per decreto con un comitato di garanzia.
Gli americani vogliono di più. Secondo quanto scritto dal Department of the Treasury, Alcohol and Tobacco Tax and Trade Bureau, in una circolare inviata a importatori e venditori di vino americani, da lunedì senza certificazione che ne attesti il contenuto, il Brunello non potrà varcare il confine Usa. Una situazione difficile da superare. Almeno in poche ore. Una via d’uscita, tuttavia, ci sarebbe. Ma non piace alle griffe montalcinesi. L’ipotesi potrebbe essere quella di declassare il Brunello da Docg a Igt. Stando a quanto si dice in giro qualcuno lo avrebbe già fatto e starebbe anche collaborando con la procura di Siena.
Ma i grandi nomi non accettano il declassamento e tentano di confutare la validità dell’indagine. Come mettere in dubbio l’affidabilità dell’analisi degli antociani. Da qualche giorno a Montalcino gira voce che i risultati delle analisi, non ancora pronti, non sarebbero tuttavia attendibili a causa della mancanza di una base di riferimento dei parametri tra un vino con Sangiovese in purezza e quelli “taroccati” con Merlot e Cabernet. A molti questo sembra un modo per cercare una via d’uscita. Intanto la procura Senese ha ottenuto una proroga di sei mesi nelle indagini per dare modo di sviluppare nuovi filoni. Come quello che vede indagati alcuni ispettori del consorzio del Brunello per falso ideologico, per aver cioè dichiarato di aver fatto controlli senza averli fatti. Infine, se il mercato Usa sembra per adesso bloccato, ad aprirsi è quello indiano. Una delegazione di 15 esperti enologi provenienti dall’India sono stati in visita a Montalcino per conoscere le cantine e i produttori.

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