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Ora, Levante i calici ...
Intesa commerciale Vinitaly-Isetan... Vini italiani nel colosso della distribuzione giapponese... Con circa 420 mila euro fatturato in una sola settimana nei megastore dell’Isetan, la catena nipponica di grandi magazzini de lusso, per i vini italiani, il Giappone, è ormai un mercato di riferimento. Franciacorta, Asti e Lambruschi, ma anche Valpolicella, Pinot bianco, Montepulciano d’Abruzzo e Barolo, tengono, infatti, bene il passo con le produzioni francesi, meno competitive sotto il profilo economico. Ma non è solo una questione di prezzo o di qualità intrinseca del prodotto. Per il consumatore giapponese che vuole bere bene, ma spesso non comprende il significato di quanto scritto nelle nostre etichette, è anche una questione di consapevolezza e fiducia. La griffe Vinitaly, con la quale sono identificati nei grandi magazzini i vini italiani premiati nell’ambito del Concorso enologico internazionale si è dimostrato determinante per un incremento del 106% delle vendite nella prima settimana di ottobre 2007 rispetto all’anno prima. All’anno, stiamo parlando di 1,5 mln di euro in vini italiani per il solo megastore di Shirijuku, nel cuore di Tokyo. “I vini italiani, molto apprezzati e amati dai giapponesi, ma difficili da capire nelle loro classificazioni e varietà”, sottolinea Tatsuyuki Iwamura, direttore di Isetan Italia. “La
partnership rinnovata con Vinitaly per il biennio 2008-2010, facilita le cose, perché i vini proposti sono garantiti da un’autorità riconosciuta e quindi favorisce in modo determinante l’acquisto”. Il rinnovo dell’accordo Isetan.-Vinitaly è stato siglato da Giovaimi Mantovani, dg Veronafiere e dal general manager del gruppo giapponese, Kiyoshi Amemiya.

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