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Italia Oggi

Danni ai vigneti, ma Franciacorta si salva ... Per la seconda volta in pochi giorni, il maltempo si è abbattuto su ampie zone del Nord Italia, con forti pioggie e grandinate anche violente. Inevitabili i danni all’agricoltura, soprattutto ai vigneti. Colpite molte zone del Novarese (Ghemme), della Valtellina, della Franciacorta, del Veneto, del Trentino e del Friuli.
Immediato l’allarme lanciato dalle associazioni di categoria. Per l’area di produzione del Franciacorta la Coldiretti ha sottolineato che si è trattato di “un duro colpo per le imprese e per l’intera produzione delle bollicine famose in tutto il mondo”. La minor produzione dovuta alla grandine si aggiunge a un calo della produzione che già era stata stimata attorno al 20%, secondo la Coldiretti con punte del 35-40% della produzione: particolarmente colpiti i vigneti nei comuni di Erbusco, Adro, Cazzago San Martino e Cortefranca. Analogo allarme è stato lanciato da Cia-Confederazione italiana agricoltori, che ha parlato di “conseguenze preoccupanti per le forti grandinate, che mettono a serio rischio anche la prossima vendemmia” in Franciacorta. Sono andate completamente distrutte coltivazioni di melanzane, cavolfiori, zucchine, insalate, peperoni e pomodori. Le forti folate divento (in alcune zone ci sono state violente trombe
d’aria) hanno avuto conseguenze anche per le serre e le attrezzature aziendali. La Cia si è immediatamente attivata sul territorio per quantificare i danni e chiedere l’eventuale stato di calamità. A rasserenare gli animi è però intervenuto, con una nota, il direttore del Consorzio di tutela del Franciacorta, Adriano Baffelli, secondo cui le rilevazioni fatte dalle aziende e dal consorzio stesso hanno determinato una stima dei danni che “si aggira intorno al 4% della produzione totale”, calcolata su tutto il territorio della docg. Secondo il Consorzio, l’area interessata dalla perturbazione che ha colpito la zona vitivinicola in provincia di Brescia è stata “fortunatamente circoscritta, coinvolgendo solo in piccola parte i territori dei comuni di Cazzago San Martino, Coccaglio, Cologne, Corte Franca, Erbusco e Provaglio d’Iseo”. Nel resto del territorio, che comprende in totale 19 comuni, “non ci sono stati problemi, addirittura in alcune zone non si sono registrate precipitazioni atmosferiche”.
Perdite di raccolto stimate fra il 20 e il 90%, con uve distrutte dalla grandine e molti vigneti abbattuti dal forte vento, sono state segnalate tra Ghemme e Romagnano Sesia, nel Nord del Novarese dalla Coldiretti di Novara.

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