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Italia Oggi

Nei calici del mondo … Tanto export e in più un azionista big. I piani Giv dopo la fusione Cantine Riunite-Civ Modena… Sostenere le vendite di vini italiani in Francia, Germania e Gran Bretagna, contrastando la concorrenza sempre più agguerrita dei paesi nuovi produttori (Australia, Nuova Zelanda, California, Sudafrica, Cile, Argentina ecc.) con iniziative mirate e calibrate su ciascuno di questi mercati. È quanto si propone Wine experience, il programma triennale di promozione della produzione vinicola di qualità (Doc, Docg e Igt) ideato da Gruppo italiano vini (Giv) e che ha ottenuto l’approvazione dell’Ue.
L’investimento complessivo del progetto si aggira sui 2,3 milioni di euro e vedrà Ue e ministero per le Politiche agricole italiano nella veste di cofinanziatori accanto all’associazione temporanea di imprese costituita ad hoc da Giv e da una decina di altre aziende vinicole nazionali collegate al gruppo veneto e non. “Proprio in queste settimane”, spiega a ItaliaOggi Rolando Chiossi, amministratore delegato di Giv, stiamo mettendo a punto l’articolato programma d’iniziative che andremo a realizzare nei tre paesi a partire dall’autunno prossimo per sottoporlo all’approvazione dell’Agea”.
Si spazierà da ricerche per comprendere le dinamiche dei consumi di vino nei tre paesi a conferenze stampa di presentazione del progetto, convention, serate a tema, degustazioni, educational rivolti ai buyer della distribuzione moderna e agli operatori horeca presso cantine italiane, partecipazioni a fiere (ProWein di fine marzo prossimo a Dusseldorf, London Int’l Wine Fair di maggio e Vinexpo di giugno 2009 a Bordeaux), attivazione di portali web e di newsletter informative. Poco meno della metà dell’investimento sarà impiegato per le attività da realizzarsi in Germania, paese che ha mostrato ultimamente una maggiore attenzione ai vini di qualità e dove sono previsti anche eventi nei punti vendita della gd. La cifra restante sarà suddivisa equamente per quelle in Francia, per lo più rivolte agli operatori della ristorazione, e in Gran Bretagna, mercato che si è fatto più difficile di recente: mostra una forte attenzione al prezzo e quindi ai più convenienti vini del nuovo mondo. “Seppure con Wine experience andremo a realizzare eventi di sostegno al mondo del vino italiano”, prosegue Chiossi, “ci auspichiamo che l’interesse suscitato negli interlocutori dei tre paesi si traduca in vendite. Le nostre strutture nei tre paesi (Gruppo Carniato in Francia, Giv Uk e Giv Deutschland, ndr) si attiveranno per darci tutto il supporto necessario.
Il 2008, d’altronde, si sta rivelando un anno molto difficile, tanto che non penso riusciremo ad andare oltre i 300 milioni di euro di fatturato, contro i 310 inizialmente messi a budget. All’estero il rialzo dei listini di vini italiani non è stato affatto capito. Oltre che in Europa, ci sarebbe piaciuto organizzare Wine experience negli Stati Uniti e in Canada. Ma il progetto non è stato approvato dall’Ue. Lo riproporremo il prossimo anno, sperando nella disponibilità di maggiori fondi dell’Ocm vino”.
Intanto Civ di Modena e Cantine Riunite di Reggio Emilia hanno deliberato la fusione che sarà operativa a partire dal 1° agosto prossimo. Che cosa cambierà per Giv, di cui Civ Modena e Cantine Riunite sono azionisti? “Per la prima volta”, risponde Chiossi, “avremo un azionista di riferimento. Si verrà insomma a configurare un gruppo da 450-470 milioni di euro. Giv però manterrà la sua autonomia nell’indirizzo strategico, volto al miglioramento della qualità e allo sviluppo delle esportazioni. Proseguiremo poi il piano di trasferimento alla spa del ramo produttivo, ossia delle cantine e dei vigneti oggi in capo alla cooperativa. Dovrebbe essere completato entro il 2009 (nel 2005 era stato conferito alla spa il ramo commerciale, ndr)”.

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