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Italia Oggi

La rincorsa di Moscato e brachetto ... Per Moscato e Brachetto d’Acqui docg si annuncia una buona annata anche se inferiore in quantità rispetto al 2007 e, intanto, sono stati ratificati gli accordi interprofessionali che fissano i quantitativi massimi di raccolta per la vendemmia 2008 che è già iniziata in molte zone. Per il moscato è di 95 quintali, simile a quella dello scorso anno, mentre il prezzo delle uve salirà da 9,55 euro a miriagrammo a 9,95. Cifra che ha trovato d’accordo sia la parte agricola sia quella industriale anche se quest’anno ci sarà, fa notare Valter Bera, titolare delle più note aziende agricole, una corsa ad accaparrarsi gli acquisti di uve che sono, come si è detto, di quantità inferiore rispetto al 2007 a fronte di una ripresa del mercato. “Abbiamo totalizzato alcuni milioni di
bottiglie vendute in più in Russia e Usa”, precisa il presidente del Consorzio di tutela, Emilia Barbero, “e ciò ci fa sperare per il futuro. Il successo è dovuto soprattutto al moscato”. Sul vino bianco dolce si era scatenata tra luglio e agosto la bufera per il riconoscimento della docg al comune di Asti finora non compreso nel disciplinare di produzione. Per ora gli ettari “autorizzati” (a meno che il Tar non annulli il decreto mipaaf del 5 maggio scorso) sono meno di 30 ma il potenziale, spiega Bera, è superiore, per una superficie complessiva che ora è di circa 10 mila ha suddivisi nelle province di Cuneo, Asti e Alessandria. Per il Brachetto i quintali fissati dall’accordo sono 50 per il “tapo raso”, 52,90 per il Brachetto Piemonte e 47 per lo spumante.

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