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Italia Oggi

Autarchia energetica ... Lungarotti va verso l’autosufficienza. La cantina umbra produce calore, freddo ed energia in casa... L’umbra Cantine Giorgio Lungarotti (12 milioni di euro di fatturato, a fronte di una produzione vinicola di 2,6 milioni di bottiglie) è a un passo dall’autosufficienza energetica. E questo grazie all’inaugurazione, avvenuta lo scorso 15 settembre, di un impianto pilota per a produzione di calore e di freddo alimentato con gli scarti di potatura della vite costato 360 mila euro. A mettere a punto presso le cantine della Lungarotti i componenti di quest’innovativo sistema di generazione d’energia da fonte rinnovabile, oltre che il macchinario che consente la più veloce ed economica realizzazione delle rotoballe di sarmenti di potatura, è stato il Centro di Ricerca sulle Biomasse, istituito dal ministero dell’ambiente presso l’Università degli Studi di Perugia, nell’ambito del programma di filiera agro-energetica Eraaspv i (Energia rinnovabile per le aziende agricole derivante da scarti di potature dei vigneti), cofinanziato dal ministero delle politiche agricole.

Nel 2006 l’azienda di Torgiano (Pg) era stata scelta come candidata a ospitare l’impianto energetico in considerazione dell’estensione dei suoi vigneti (oltre 250 ha) e quindi della possibilità di disporre di una quantità di sarmenti di potatura sufficiente ad alimentarli, ma anche dell’attenzione dimostrata ai temi della tutela del territorio e della salvaguardia dell’ambiente. “Una volta effettuata la potatura”, spiega a ItaliaOggi Chiara Lungarotti, amministratore unico dell’azienda di famiglia, “i sarmenti vengono raccolti automaticamente dalla macchina rotoimballarice, stoccati all’aperto fino alla loro essiccazione naturale e poi sminuzzati per essere bruciati in una caldaia di 400 kW di potenza che scalda dell’olio diatermico. In questo modo otteniamo non soltanto acqua calda per il riscaldamento degli ambienti in inverno e vapore da utilizzare nelle fasi dell’imbottigliamento, ma anche acqua fredda a 7°C per il condizionamento estivo e refrigerata fino a -10°C per il condizionamento dei serbatoi d’acciaio”.

L’impianto è attualmente in grado di produrre 720 MWh l’anno, sufficienti per soddisfare completamente i consumi termici dell’azienda, ossia avere acqua calda a 80°C per il riscaldamento invernale; acqua surriscaldata a 95°C e vapore per il processo di sterilizzazione delle bottiglie; acqua fredda a 7°C per il condizionamento estivo; acqua refrigerata fino a -10°C per il condizionamento dei serbatoi d’acciaio. Il sistema inoltre riesce inoltre a coprire circa il 30% dei consumi elettrici delle macchine frigorifere. “Entro i prossimi due o tre anni”, anticipa però Lungarotti “è prevista un’espansione dell’impianto, per la produzione di altri 50 kW d’energia elettrica e l’installazione di ulteriori macchine che permetteranno di recuperare il calore ancora presente nei fumi della caldaia”. Quanto ai vini, per il prossimo anno Cantine Lungarotti ha in serbo il lancio di una novità legata sempre al territorio umbro, per ora top secret.

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