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Italia Oggi

Vino in brick. Quargentan a tutta forza ... Aumentare la capacità produttiva nel ramo vino, il business a più alto potenziale di sviluppo, soprattutto sui mercati esteri, che genera circa fai metà dei ricavi dell’azienda: 48 milioni di euro nel 2007, previsti in crescita a 60 milioni di euro per quest’anno. È a questo progetto che sta lavorando Giuseppe Quargentan, presidente dell’omonima società di San Bonifacio (Vr), specializzata nella produzione e commercializzazione di vini in brick e succhi di frutta dal posizionamento convenienza per conto di diversi discounter e catene della distribuzione moderna nazionale e internazionale. “La forte crescita degli ordinativi degli ultimi dieci anni”, spiega Quargentan, “hanno squilibrato l’attività dell’azienda, oggi produciamo 50 mila hl di vini e ne imbottigliamo e confezioniamo 500mila. Una situazione che rende complicato mantenere il livello di qualità che riteniamo indispensabile e soprattutto il prezzo che in più di un’occasione ha fatto sì che clienti che avevano optato per approvvigionarsi altrove a minor prezzo dopo pochi mesi siano tornati a servirsi da noi”. Quargentan stima di dover incrementare ancora, i volumi del ramo vino di un 40%, per far fronte all’accresciuta domanda di vecchi e nuovi clienti italiani (alcuni dei quali, hanno rivalutato l’affidabilità dell’imprenditore Veneto dopo Velenitaly), ma anche stranieri come Tesco, IMI, Rewe, le coop danesi e altre catene private del Nord Europa. “Abbiamo però necessità di aumentare la produzione a 200 mila hl”, afferma Quargentan”, “e per far questo dovremo, da un lato, riuscire ad attrarre un maggior numero di conferenti di materia prima, garantendo loro una remunerazione migliore, dall’altro realizzare un nuovo impianto produttivo accanto all’attuale. Ciò significa, investire 8-9 milioni di euro per dare il via ai lavori e altri 5 o 6 milioni per completarli. Confido entro fine anno di poter attuare questo progetto, facendomi finanziare per 5-6 milioni di euro o da Isa, che già ci ha assistito in passato nello start up dell’attività di produzione di succhi di frutta, o da altri istituti di credito disposti a scommettere sull’azienda”. Sempre in ottica export, Quargentan ha intanto avviato anche una piccola produzione di sughi. “È un business ancora da sviluppare”, conclude l’imprenditore Veneto, “che oggi non rappresenta, più del 7% dei ricavi”.

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