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Italia Oggi

È allarme sicurezza per l’agroalimentare ... Il sistema agroalimentare italiano è minacciato dalle infiltrazioni mafiose e, in materia di sicurezza alimentare, è preda di un contesto normativo disomogeneo e di una molteplicità di soggetti istituzionali non ben coordinati tra loro. È quanto rilevato dal primo Rapporto sulla legalità e sulla sicurezza in agricoltura, realizzato dalla Fondazione Cloe, che ha incaricato un gruppo di studiosi di analizzare le principali tipologie di criminalità economica e finanziaria in agricoltura, il ruolo delle organizzazioni criminali nel controllo del mercato agroalimentare e i principali modelli e strumenti di tutela della sicurezza delle produzioni nazionali. L’analisi punta anche all’indagine dei principali fattori di rischio relativi alla sicurezza dei lavoratori (lavoro nero, infortuni, sfruttamento della manodopera immigrata). “Gli interessi dei consumatori sono assicurati dal fatto che la filiera produttiva è sotto controllo ed è generalmente certa l’origine dei prodotti grazie a meccanismi di tracciabilità ed etichettatura”, ha spiegato il segretario generale della Fondazione Cloe, Francesco Baldarelli, “un limite però è rappresentato dalla presenza, in materia di sicurezza alimentare, sia di un contesto normativo disomogeneo sia di una molteplicità di soggetti istituzionali non perfettamente coordinati tra di loro”.
Ragione per la quale la Fondazione Cloe chiede che si indirizzi ogni sforzo per “semplificare e razionalizzare il modello nazionale di sicurezza alimentare”. Quanto al ruolo delle organizzazioni criminali nel controllo dei mercati agroalimentari e della grande distribuzione, l’indagine evidenzia come l’agroalimentare italiano “sperimenta, in modo sempre più pervasivo, la presenza di fenomeni di illegalità e di criminalità che alterano la libera e leale competizione tra le imprese del settore”. Nel solo biennio 2005-2006 sono state denunciate 2.641 persone e sequestrate 419 aziende. Il fenomeno va a colpire uno dei punti di riferimento più importanti del sistema economico italiano, come sottolinea lo stesso Baldarelli: nel 2006 il settore agroalimentare con i suoi 107 miliardi di euro di fatturato è cresciuto dell’1,9%, un comparto che in termini di fatturato viene dopo il metalmeccanico e in ambito comunitario riveste un ruolo piuttosto significativo contribuendo per il 13% alla produzione agricola della Ue.

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