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Italia Oggi

Emilia Romagna, cibi da leggere ... In libreria 15 racconti gialli per promuovere i piatti tipici regionali. Il piano di marketing territoriale dell’assessorato all’agricoltura. Coinvolti Guccini e, Lucarelli... Nuovi modi per il marketing dei prodotti alimentari tipici? A provarci è la Regione Emilia Romagna che sponsorizza un volume (in vendita nelle librerie e pubblicato da Leonardo editore) in cui 15 scrittori si cimentano in racconti gialli con protagonisti i cibi d’eccellenza del territorio. Quindi non è il maggiordomo o l’infedele amico di famiglia fedifrago ad accalappiare l’interesse dei lettore, bensì l’aceto balsamico o il parmigiano-reggiano.

Ogni autore ha un prodotto e la promozione potrebbe essere assicurata. Il menestrello-scrittore Francesco Guccini ha scelto il lambrusco, Carlo Lucarelli il salame di Felino, Loriano Macchiavelli e Valerio Massimo Manfredi l’aceto balsamico, Marcello Fois il formaggio di fossa, la giallista Danila Comastri Montanari intreccia l’intrigo col parmigiano, un’altra autrice, Licia Giaquinto preferisce invece la pesca di Romagna, Gianni Materazzo la patata bolognese, Maurizio Matrone e Giamper Rigosi il sangiovese, Sandro Toni il vino Pignoletto, Valerio Varesi il prosciutto, Simona Vinci la carne di maiale, Eraldo Baldini la piadina e Grazia Verasani l’Albana.
“L’Emilia Romagna è una terra di blasonati prodotti alimentari”, spiega l’assessore regionale all’agricoltura, Tiberio Rabboni, “ma è anche la regione famosa per i suoi scrittori gialli. Abbiamo pensato di impastare tra loro queste due realtà e il risultato è questo libro, in cui il cibo diventa il fulcro attorno al quale si sviluppano le storie, ma anche un elemento forte d’identità, un qualcosa di profondo con cui gli scrittori possono confrontarsi”.
Si tratta di 240 pagine, 15 euro; il volume s’intitola “Il gusto del delitto”. Inoltre gli autori saranno alla fiera “Più libri più liberi”, a Roma il prossimo 5 dicembre.

“La presentazione in anteprima”, dichiara Paolo Dalcò, direttore della Leonardo, “è avvenuta alla Fiera del libro di Francoforte e l’idea di abbinare il cibo e il mistero è stata molto apprezzata. Per la nostra editrice specializzata nell’editoria enogastronomica si tratta dell’esordio nella narrativa”.
Si tratta di racconti in punta di coltello. La regione ha finanziato gran parte dell’operazione, obiettivo intraprendere strade diverse per promozionare i prodotti alimentari cercando in particolare di arrivare a un target giovanile, di buona cultura e di alta capacità di spesa.

“Il binomio cibo e mistero”, aggiunge Carlo Lucarelli, “è ricco di spunti e suggestioni poiché l’atto di mangiare reca spesso in sé una qualche forma di distruzione, un delitto insomma”.
“Secondo la leggenda”, prosegue Francesco Guccini, “il re dei Longobardi, Alboino, fu ucciso dalla moglie Rosmunda e dal suo amante durante un ricco banchetto, a riprova che già in tempi antichi le delizie della tavola e i più efferati delitti erano indissolubilmente legati”.
L’Emilia Romagna è la regione che vanta il più alto numero di prodotti alimentari certificati e 26 Dop e Igp. Riusciranno questi prodotti, grazie al noir, a limitare la crisi che sta colpendo il settore?
Pagine unte di suspence in questo insolito esperimento di marketing collettivo che la regione potrebbe ripetere per altri comparii (dal fashion alle piastrelle), se le vendite in libreria registreranno che il pubblico si lascerà coinvolgere e il messaggio risulterà quindi veicolato al meglio.

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