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Italia Oggi

E Caldirola investe sull’export via gdo ... Prima risiko in società, poi lo sviluppo... Caldirola, azienda brianzola specializzata nell’imbottigliamento e commercializzazione di vini italiani dal posizionamento convenienza nel canale gdo, riprende il suo cammino di crescita, tornando a investire in strutture produttive (3 milioni di euro per migliorie allo stabilimento di Gattinara) e nello sviluppo sui mercati esteri per riportare in crescita il fatturato: dai 50 mln di euro previsti per quest’anno ai 60 messi a budget per il 2009. Dopo un periodo di difficoltà, più sul fronte finanziario che su quello commerciale, conseguente al disaccordo fra i due ex azionisti di riferimento, le famiglie Barbieri e Riverberi, tre manager chiave dell’azienda, Michele Radaelli, ex direttore finanziario e ora amministratore delegato di Casa Vinicola Caldirola, Luigi Maggioli, direttore gdo, ed Enzo Priano, direttore acquisti vini, hanno costituito una nuova società (Casa Vinicola Caldirola) con il sostegno finanziario di tre soci di capitali piemontesi, dei quali il principale è Ermanno Soria, il titolare della Morando (vini in brick) e attuale azionista (di controllo di Casa Vinicola Caldirola con l’80% circa delle quote. Ne hanno preso in affitto d’azienda. le due strutture produttive di Missaglia (Lc) e Gattinara (No), sulle quali nei prossimi mesi potranno esercitare l’opzione d’acquisto con diritto di prelazione, e hanno avviato un piano di razionalizzazione dell’organizzazione aziendale e di sviluppo. “Nella nostra decisione di rilevare l’azienda, garantendo la salvaguardia occupazionale a tutte le maestranza”, spiega a ItaliaOggi Radaelli, “siamo stati incoraggiati dai nostri stessi partner della distribuzione moderna, in primis Carrefour; Auchan e Standa, che ci hanno fattivamente aiutato nella fase di ricodifica. Gli ottimi rapporti di Priano con il mondo della produzione hanno inoltre consentito la continuità della fornitura di materia prima”. Un aiuto che l’azienda intende contraccambiare. “È nostro obiettivo”, prosegue Radaelli, “rinsaldare i rapporti di partnership con la gdo, cui garantiamo elevata marginalità e prezzi competitivi sui vini a nostro marchio e su quelli private label. Proprio su sollecitazione della gdo, stiamo lanciando nuovi formati: la bottiglia da litro per il nero d’Avola Igt, la barbera d’Asti Doc e il Montepulciano d’Abruzzo Doc La Cacciatora, e il brik da litro a marchio Maestri Cantinieri. Allo stesso modo intendiamo rafforzare e stabilizzare il rapporto di partnership con le cantine sociali (51%, ndr) e con i viticoltori privati (49%), che ci forniscono la materia prima”. Quanto alle politiche commerciali, Caldirola punterà sui vitigni nero d’Avola, Barbera e Montepulciano e sullo sviluppo all’estero sui mercati dell’Est europeo ai quali conta d’accedere tramite accordi di fornitura con gli attuali partner della gd in Italia (specie Billa, Metro e Carrefour).

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