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Italia Oggi

Nuove regole per il Chianti … Modifiche in vista per il disciplinare del Chianti Classico. Per garantire la qualità del prodotto e tutelare il consumatore, sono state introdotte novità per quel che riguarda la vendita divino sfuso. “Il prodotto venduto sfuso, ovvero quello che viene definito vino atto a divenire Chianti Classico, deve essere assemblato come Chianti Classico. Deve cioè avere le stesse caratteristiche chimico-fisiche di quello certificato”, spiega il direttore del Consorzio, Giuseppe Liberatore. Non basta, quindi, dire che il vino è Chianti Classico perché è stato prodotto con uve provenienti da vigneti iscritti all’albo. Ma deve avere le stesse caratteristiche di quello che viene venduto in bottiglia con tanto di fascetta. “Si tratta di una novità in quanto finora nessun provvedimento prevedeva una norma sui tempi di assemblaggio dei vini”, continua Liberatore.
“È chiaro che Sangiovese e le altre uve a bacca rossa previste dal disciplinare si raccolgono in epoche diverse e hanno tempi di maturazione e affinamento diversi e in contenitori distinti. Per questo abbiamo voluto dire che il vino deve essere assemblato prima che venga commercializzato come Chianti Classico. Ovvero quando il vino esce dalla cantina o quando viene chiesto il prelievo per la certificazione deve essere Chianti Classico a tutti gli effetti”.
A questo proposito l’altra norma introdotta è quella che la comunicazione al Consorzio di vendita di vino sfuso deve avvenire almeno 48 ore prima in modo da dare tempo ai tecnici del Gallo Nero di poter intervenire per il prelievo dei campioni. Come tengono a precisare a Sant’Andrea a Percussina (Fi), la decisione va nella direzione di tutelare e promuovere la qualità. “Il vino è stato considerato negli ultimi anni come una moda e in questo nuovo mondo sono arrivati diversi imprenditori attratti dall’idea di facili guadagni”, afferma il presidente Marco Pallanti. “Questa crisi riporta tutto a una dimensione più reale, favorendo i produttori di territori storici come il nostro. Un territorio che con le nuove modifiche al disciplinare investe ancora di più nella ricerca della qualità grazie a un sistema di tutela ancora più efficace”.

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