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Italia Oggi

Crisi? Zonin controcorrente … Aumento vendite (+4,5%) e fatturato (+13%)... L’imprenditore spiega a ItaliaOggi la crescita dell’azienda in tempi di recessione... Calo dei consumi di vino, crisi finanziaria che si ripercuote sull’economia reale. Per Gianni Zonin, presidente dell’omonima azienda, sono come un mare agitato, in presenza del quale la sua azienda vinicola (3.500 ha suddivisi in 11 cantine in Italia, dei quali 1.800 vitati e una produzione di 25 milioni di bottiglie) re- sta in porto. Ma la calma tornerà. “Dopo una vendemmia 2008 da 46 milioni di hl, che ci ha portato a superare nuovamente i francesi”, spiega a ItaliaOggi Zonin, “anche grazie al meccanismo dell’incentivazione Ue degli estirpi dei vigneti (in tre anni dovrebbe interessare 50-70 mila ettari soprattutto al Sud per 500 mila tons di uva prodotta in meno, ndr), torneremo verso un riequilibrio fra produzione e consumo”.
Fin tanto per che le acque sono agitate, Zonin affronta la congiuntura confermando la sua politica di proporre vini non soltanto dal miglior rapporto qualità/prezzo in ogni fascia. “Negli ultimi 15-20 giorni”, sottolinea Zonin, “il nostro prosecco si è aggiudicato tre importanti riconoscimenti”. Ma che si adattano anche al gusto dei consumatori: vini più leggeri e bevibili per i giovani e più corposi per la clientela adulta e più esigente. Zonin tiene inoltre sotto controllo i costi. Innanzitutto sul fronte dell’approvvigionamento della materia prima. “Sulla remunerazione delle uve”, riconosce Zonin, “i nostri cugini trentini e altoatesini sono sempre stati più brillanti. Non so se questo dipenda più da tutti i contributi che le province autonome danno alle cooperative o perché sono realmente più bravi di noi. E una questione che non ho mai approfondito non essendo noi una cooperativa”.
E poi sul fronte logistico. “L’ampia gamma di vini che le nostre dimensioni ci consentono di avere”, prosegue Zonin, “e la buona capacità di venderli fanno sì, per esempio, che alcuni importatori comprino da noi 40-45 etichette diverse. In questo modo possiamo spedire interi container di nostri vini e contenere i costi di trasporto”. Questo mix di qualità del prodotto, capacità di venderlo e una dimensione adeguata per affrontare i mercati internazionali (l’azienda realizza il 45% dei suoi ricavi in 80 paesi nel mondo), ha consentito a Zonin d’incrementare le vendite sul mercato interno del 4-4,5% cdi continuare a crescere oltreconfine, anche negli States, tanto che le previsioni 2008 sono di un fatturato di 85 milioni di euro (+13% sul 2007). Se si creassero le condizioni per sviluppare ulteriormente, che strada prenderebbe? “Per produrre andrei in Bulgaria”, risponde Zonin, “una zona climaticamente molto interessante. Per vendere in Brasile”. Zonin ha già due filiali commerciali negli States (dove controlla anche una cantina) e in Gran Bretagna.

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