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Italia Oggi

Il cibo truffa? Va nel menù ... Tra ristoratori e grossisti impazzano le violazioni. Report del ministero della salute sui controlli 2007… Controlli in più di un’impresa su tre dalle Aziende sanitarie locali. Oltre un milione e 138 mila ispezioni. Più di 100 mila esami di laboratorio e un sistema di allerta sulle merci scambiate o importate, che si proclama il più rapido d’Europa. Il tutto corroborato da una maxi-attività dei carabinieri del Nucleo anti sofisticazione, capace di condurre più di 28 mila ispezioni in un anno. E tutto per il vanto del sottosegretario alla salute, Francesca Martini, che annuncia: “la Commissione europea ha promosso a pieni voti la sicurezza dell’agroalimentare italiano, designando l’Italia come paese più scrupoloso”. Vediamo perchè. Nel 2007 i controlli effettuati dal sistema sanitario nazionale lungo tutta la filiera alimentare, dai campi alla tavola, vantano numeri di tutto rispetto. Numeri che emergono dalla relazione su “Vigilanza e controllo degli alimenti e delle bevande in Italia sul 2007”, realizzata dalla direzione generale sicurezza alimenti e nutrizione del ministero della salute. Un dossier che riassume i controlli svolti in Italia da amministrazioni centrali e territoriali lungo tutti gli step della filiera: produzione, trasformazione, magazzinaggio, trasporto, commercio e somministrazione. Il metodo? Ispezioni, prelievi di campioni, analisi di laboratorio e controlli su Haccp e igiene del personale addetto. Andiamo con ordine.

Ispezioni Asl. Sotto controllo sono finite 494.923 unità operative (tra impianti e attrezzature dei locali, strutture e mezzi di trasporto). Di esse 54.488 unità (pari all’11,0%) hanno mostrato infrazioni. Le percentuali più elevate di irregolarità? Emergono dai controlli su produttori e confezionatori. In particolare tra gli operatori che non vendono al dettaglio gli alimenti da loro prodotti, trasformati o confezionati e nella ristorazione. Le aziende controllate sono pari al 36,6% delle strutture operanti sul territorio nazionale (pari a 1.351.069).

Ispezioni dei Nas. Nel 2007 i carabinieri hanno svolto 28.173 ispezioni, accertando 24.346 infrazioni, di cui 18.787 di valenza amministrativa e 5.559 penale. I settori più controllati sono ristorazione, carni e allevamenti, e farine e prodotti derivati. Laboratori pubblici. Dalla loro attività i campioni di prodotti alimentari analizzati sono stati in tutto 110.773, di cui 3.047 non regolamentari. La percentuale di non conformità è pari al 2,7%. Il maggior numero di infrazioni ha riguardato le contaminazioni microbiologiche e, in misura inferiore, quelle chimiche.

Infine, il sistema di allerta rapido Ue. Consente di conoscere in tempo reale, in ambito europeo, le contaminazioni di alimenti e mangimi e la loro incidenza. Nel 2007 il sistema ha registrato 2.933 notifiche di cibi contaminati. Di essi solo 70 erano prodotti italiani. Il sistema di allerta italiano ha effettuato 501 notifiche: 481 per prodotti irregolari provenienti da altri Paesi di tutto il mondo e 20 su prodotti italiani risultando, come nel 2006, il primo paese membro per numero di segnalazioni inviate. Dopo l’Italia, per numero di notifiche seguono Germania, Gran Bretagna e Spagna. Eterogenea la tipologia delle infrazioni, con contaminazioni di natura microbiologica (salmonella, listeria), chimica (micotossine, in particolare fumonisine, residui di antiparassitari) e fisica (presenza di corpi estranei).

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