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Italia Oggi

La tutela Unesco alle Langhe divide sindaci e territorio ... I territori vitati dell’albese del Monferrato si sono candidati da tempo a diventare patrimonio mondiale dell’Unesco ma dopo la stesura di una prima bozza sui nomi dei comuni che potrebbero entrare a farvi parte, già fanno capolino alcune polemiche Le località sono complessivamente una settantina distribuite du un’area che comprende buona parte del basso Piemonte con una punta di eccellenza rappresentata soprattutto dai vini rossi rappresentta dalle Langhe e dal Roero albesi. Ed è soprattutto qui che stanno venendo fuori alcune contestazioni. Perchè in ballo ci sono la maggiore visibilità ed il valore aggiunto che si guadagnerebbe dal far parte di questo patrimonio ma, al contempo, anche i vincoli paesaggistici imposti dall’Unesco. Da zona quasi depressa quale era considerata più di 30 anni fa, Langhe e Roero sono diventate economicamente ricche soprattutto grazie al vino e al turismo. Per favorire i quali, qualche volta, il territorio ha visto nascere - come in parecchi altri casi in Italia - capannoni e altre strutture poco consone all’estetica del paesaggio. Ciò fa dire, ad esempio, al sindaco di Mango d’Alba, Silvio Stupino, che è stato un errore non comprendere il comune nella bozza insieme agli altri delle Langhe del moscato dove “il paesaggio agricole è praticamente intatto”. Mentre in quelle del Barolo e nello stesso Roero sono sorti capannoni o alberghi il cui stile poco si addice al territorio. D’altro canto loro in alta Langa che guarda il versante ligure alcuni sindaci lamentano di non essere stati inclusi nella bozza e il fatto che da queste parti non si produca vino non significa che non si possa essere utili ad un ulteriore sviluppo turistico ed ambientale. Che si vogli ainvertire la rotta e prestare maggiore attenzione al territorio è un’intenzione che manifesta il sindaco di Castellinaldo, nel Roero, Roberto Costa: “Prima di aderire - precisa - vogliamo conoscere le norme che ci verranno imposte nel redigere i piani regolatori in modo che in futuro non si vada incontro a contestazioni”.

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