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Italia Oggi

Prodotti tipici senza crisi ... Non è più un turismo di nicchia: la scoperta dei sapori della variegata tradizione enogastronomica italiana è una tendenza in costante crescita. In pochi anni ha visto lievitare, solo per il comparto vinicolo, i flussi turistici da 4 a 6,5 milioni, secondo il 7° rapporto annuale” dell’Osservatorio sul turismo del vino, realizzato dal Censis e dalle Città del vino. Il giro d’affari stimato è di 2,5 miliardi di euro. La leva che fa muovere folle di appassionati viene dalla capacità dei singoli territori di veicolare un’immagine vincente e attrattiva e dalla capacità dei loro siti internet di fornire servizi e informazioni utili. Insomma, è, ancora una volta, il “sistema” territoriale che fa la differenza. Basti per tutti il dato delle strade del vino: in Italia ce ne sono ben 140, ma solo 20-30 sono all’altezza in materia di servizi all’eno-appassionato. Le eccellenze, per altro, non mancano. Stando sempre all’Osservatorio Città del vino-Censis, su 69 strade del vino e dei sapori presenti sul web con propri siti, i migliori web-site per forma e contenuti sono quelli del Sagrantino, del Franciacorta, del Barolo e dei grandi vini di Langa, dell’olio e del vino del Montalbano, del vino dell’Etna. Insieme a olio e vino, che forse hanno saputo fare meglio squadra, ci sono salumi, formaggi, ortofrutta. Eppure l’enoturista o il gastronauta, come lo definisce Davide Paolini, che da anni conduce la sua battaglia per la valorizzazione delle eccellenze agroalimentari del territorio, sarebbe un ottimo turista, con buone capacità di spesa. Se straniero, pur venendo in Italia anche per altre motivazioni, il 45% ritiene come memorabilia i prodotti tipici e i vini doc e docg, secondo un’indagine di Istituto Kepoli-Leonardo-Ice. A riprova di questi numeri, la testimonianza del presidente di ExpoCts, che ha inaugurato ieri Certicibit, il salone delle eccellenze eno-gastronomiche, che si svolge all’interno di Bit: “Commercianti, ristoratori, operatori turistici e utenti finali sono tutti d’accordo nel sostenere che il buon cibo e i buoni vini sono un elemento fondamentale nelle scelte di viaggio e possono trasformare in territori a vocazione turistica anche aree che non possiedono altri attrattori”.

“Va pubblicizzata sempre più la qualità certificata dei nostri prodotti agroalimentari”, ha sottolineato dal canto suo Angelo Alessandri, presidente dell’8° commissione ambiente della camera. “Per fare questo, vanno costruiti percorsi adeguati, i prodotti eccellenti del territorio devono essere valorizzati sul territorio stesso e inseriti in un contesto di più ampio respiro, che va dalla cultura, all’ambiente, dalla storia, all’accoglienza”, ha continuato. “La nostra commissione sta lavorando per definire linee guida per la tutela e la valorizzazione del territorio. Dovremmo tirare le conclusioni del nostro lavoro entro la fine dell’anno per elaborare un documento che serva da base a un provvedimento legislativo”.

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