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Italia Oggi

Giro di vite sulla sicurezza stradale ... Niente alcol per giovani, neopatentati e autisti professionali... Giro di vite sulla sicurezza stradale. I giovani da 18 a 21 anni e i neopatentati nei primi tre anni dal conseguimento della patente non potranno mettersi al volante se hanno assunto bevande alcoliche, anche in modica quantità. Basterà un tasso alcolemico tra 0 e 0,5 grammi per litro (oggi tollerato dall’attuale codice della strada) per andare incontro a una sanzione pecuniaria amministrativa da 200 a 800 euro (da 400 a 1600 in caso di incidente). Dovranno essere completamente sobri anche i conducenti professionali e quelli che guidano mezzi pesanti. Chi invece ha alzato troppo il gomito prima di mettersi alla guida o ha assunto droghe rischierà davvero grosso. Se il tasso alcolico va da 0,5 a 0,8 grammi per litro, la patente verrò subito ritirata e sospesa da tre a sei mesi. Per giovani e neopatentati la sospensione del permesso di guida salirà fino a nove mesi e l’ammenda potrà arrivare a 3.000 euro (6000 in caso di incidente), il fermo amministrativo del veicolo, oggi di 90 giorni, verrà raddoppiato e portato a 180 giorni. Per chi fa uso di droghe il mix di sanzioni contempla l’ammenda fino a 12.000 euro (18.000 per i giovani e i neopatentati) in caso di incidente, oltre al ritiro della patente (sospesa da uno a due anni) e l’arresto sempre da uno a due anni. Sono le principali novità del progetto di legge in materia di sicurezza stradale attualmente all’esame della commissione trasporti della camera e destinato a entrare in vigore in tempi rapidi. Almeno così si augura il presidente della nona commissione di Montecitorio, Mario Valducci, che punta a una rapida approvazione in sede legislativa entro la fine di maggio. Se così non dovesse essere, il progetto potrebbe essere recepito dal governo in un decreto legge ad hoc. Una soluzione che però sarebbe meglio evitare per non bypassare il parlamento. “Ovviamente auspico che la proposta possa essere approvata dalla commissione in sede legislativa, considerato l’unanime consenso che ha ricevuto in comitato ristretto”, sottolinea Valducci a ItaliaOggi, “ma anche l’idea del decreto va tenuta in debito conto, vista la disponibilità manifestata sul punto dal ministro Matteoli”.
il testo, che ieri è stato presentato alla commissione politiche giovanili dell’Anci ottenendone il gradimento, prende le mosse dalla proposta di legge presentata nella scorsa legislatura dal deputato Pd Michele Meta e rimasta incompiuta per la caduta del governo Prodi. E sintetizza ben 17 pdl in materia di sicurezza stradale. Il consenso bipartisan sullo schema di provvedimento (che reca proprio Meta come primo firmatario e Silvano Moffa del Pdl come relatore) non deve dunque stupire. La maggioranza punta ad accelerare i tempi di approvazione. L’estate si avvicina e si vuole evitare a tutti i costi altri bollettini di guerra sulle strade. “Ogni anno l’Italia paga un tributo altissimo agli incidenti stradali per i costi umani e sociali che generano”, prosegue Valducci, “fortunatamente il 2009
è iniziato bene. Nei primi tre mesi gli incidenti sono diminuiti del 20% rispetto all’anno scorso, ma è ancora presto per cantare vittoria”. “Abbiamo rivisto complessivamente la normativa in materia di sanzioni per i conducenti in stato di ebbrezza o sotto effetto di sostanze stupefacenti, puntando a renderle immediatamente efficaci e quindi più dissuasive”, spiega. “Molto spesso, proprio nel caso di infrazioni più gravi, il macchinoso funzionamento della giustizia italiana determina gravi ritardi nell’irrogazione delle pene o addirittura le rende assai incerte”.
Un’altra novità contenuta nella proposta riguarda la destinazione dei proventi delle multe che andranno ad aumentare la sicurezza
stradale, attraverso il potenziamento dei controlli e il miglioramento della segnaletica. Oggi le sanzioni pecuniarie vengono destinate solo in minima parte alla sicurezza. Tornando alle sanzioni per chi guida ubriaco, il testo prevede per un tasso alcolemico da 0,8 a 1,5 g/1 l’ammenda fino a 3200 euro, l’arresto fino a sei mesi e la sospensione della patente da sei mesi a un anno. Giovani, neopatentati e conducenti professionali andranno invece incontro all’ammenda fino a 4800 euro, all’arresto fino a nove mesi e alla sospensione della patente da otto mesi a un anno e mezzo. Se il tasso alcolico sale oltre gli 1,5 g/1 l’ammenda potrà arrivare fino a 6000 euro (9000 per le categorie a rischio) e in caso
di recidiva nel biennio la patente sarà revocata. Se dall’incidente cagionato derivano lesioni gravi o gravissime, la patente verrà immediatamente ritirata e revocata (con l’impossibilità di conseguirne una nuova prima di cinque anni) e il responsabile andrà incontro alla reclusione da sei mesi a due anni (lesioni gravi) ovvero da un anno e mezzo a quattro anno (lesioni gravissime). Se l’incidente cagiona la morte di qualcuno, la reclusione arriverà fino a 10 anni (15 al massimo nel caso di morte di più persone).

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