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Italia Oggi

Il prosecco si difende a 360° ... Edizione 12 per Vino in Villa, festival internazionale a Conegliano Valdobbiadene... Docg dopo 40 anni di doc. A caccia di tutela Unesco... Sarà indubbiamente un’edizione molto diversa dalle 11 che l’hanno preceduta. Vino in villa, il XII festival internazionale del Prosecco doc di Conegliano Valdobbiadene, che si tiene oggi e fino a lunedì nei saloni del castello di San Salvatore a Susegana (Tv), racchiuderà in sé una serie di eventi fuori dall’ordinario. Innanzitutto i festeggiamenti per i 40 anni della doc; ma anche la “celebrazione” dell’ultimo anno della denominazione di origine controllata, sostituita, dalla prossima annata vinicola, dalla denominazione di origine controllata e garantita. Non solo: Vino in Villa sarà il palcoscenico dal quale sarà ufficialmente presentato l’iter per il riconoscimento delle colline trevigiane come patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Dopo 40 anni di doc, che hanno visto tramutarsi un vino regionale in uno dei prodotti di più alta qualità e apprezzamento internazionali per i momenti di incontro e amicizia, il Prosecco fa il grande salto della docg la otterranno le due aree a maggior vocazione, Conegliano e Valdobbiadene insieme a Montello e Colli Asolani. Le altre aree, distribuite in nove province, tra cui una in Friuli, otterranno la doc. Mancano due mesi e mezzo per terminare l’iter burocratico. Nei giorni scorsi, il direttore del Consorzio di tutela, Giancarlo Vettorello, ha usato una colorita similitudine, mediata dal passaggio del Giro d’Italia da Valdobbiadene: “Diciamo che abbiamo superato le tappe di montagna; ora ci resta da fare la tappa a cronometro”. Dopo le eventuali osservazioni, il decreto finale è atteso per la fine di luglio. Tutto questo avviene in un periodo non semplice per il vino italiano; anch’esso è colpito dalla generale crisi e i segnali del primo trimestre non sono stati incoraggianti. Gli stessi produttori trevigiani registrano una leggera frenata delle vendite, dettate soprattutto dal fatto che i distributori e gli importatori riducono le scorte di magazzino. Le produzioni di uva sono rimaste stabili, così come la vendita di spumanti a denominazione, fissata l’anno scorso a poco meno di 60 milioni di bottiglie. Dopo la crescita a due cifre degli anni passati, sarebbe già un successo, nel 2009, confermare le vendite dell’anno passato. “Siamo di fronte a un mercato complicato”, dice il direttore del consorzio, Giancarlo Vettorello. “È difficile prevedere come andrà il 2009. È per vero che qui la situazione è migliore che altrove; i primi dati di aprile ci indicano una ripresa delle vendite”. Il Prosecco e il suo territorio, per altro, rilanciano e puntano ancora pi in alto. Il territorio ora va alla ricerca di un riconoscimento internazionale e lo fa con la candidatura a patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Una pratica non facile, che dovrebbe essere presentata ufficialmente in giugno. Finora nessun territorio in Italia l’ha ottenuta, nonostante le candidature di Langhe e Valtellina. Di questo si parlerà anche nel convegno di oggi a Vino in Villa. Dice Franco Adami, presidente del Consorzio di tutela: “Il Prosecco doc di Conegliano e Valdobbiadene è a un punto di svolta. Già 40 anni fa ci furono lunghe discussioni sull’imboccare o meno la strada della doc. Alla fine si decise di andare avanti e ora i risultati li vediamo. E stato così anche per la docg. Il dibattito è stato lungo e non sempre facile, ma alla fine, la volontà di garantire ancora di pi la qualità del prodotto al consumatore finale ha prevalso, così come la scelta di legare definitivamente il prodotto al territorio”. Non a caso, la denominazione sarà Conegliano Valdobbiadene docg.

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