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Italia Oggi

Lambrusco Modena ... Ben 14 diverse tipologie e il territorio di tutta la provincia di Modena potranno dare vita alla Doc Lambrusco di Modena. Approvata nella riunione della settimana scorsa dal Comitato nazionale vini, la nuova Doc Emiliana raccoglie l’eredità delle produzioni a indicazione geografica protetta già esistenti ridefinendo la base ampelografica della produzione e delimitando la zona di coltivazione e vinificazione. La zona di produzione delle uve per l’ottenimento dei mosti e dei vini che possono concorrere alla denominazione di origine controllata “Modena” comprenderà i comuni di: Bastiglia, Bomporto, Campogalliano, Camposanto, Carpi, Castelfranco Emilia, Castelnuovo Rangone, Castelvetro di Modena, Cavezzo, Concordia sul Secchia, Finale Emilia, Fiorano Modenese, Formigine, Guiglia, Maranello, Marano sul Panaro, Medolla, Mirandola, Modena, Nonantola, Novi di Modena, Prignano sul Secchia, Ravarino, S. Cesario sul Panaro, S. Felice sul Panaro, S. Possidonzo, S. Prospero sul Secchia, Sassuolo, Savignano sul Panaro, Serramazzoni, Soliera, Spilamberto, Vignola, tutti in provincia di Modena. I vitigni che potranno essere utilizzati per la produzione apparterranno a quattro basi ampelografiche note: il Lambrusco il Pignoletto, il Bianco e il Rosso Rosata. Di questi, i vitigni ammessi per il Lambrusco son : il Grasparossa, il Salamino, e il Lambrusco di Sorbara, il Marani, il Maestri, il Monteseco, l’Oliva, il Lambrusco a foglia frastagliata. Tutti per non meno dell’85% del prodotto. Il rimanente 15% deve provenire dai vitigni Ancellotta, Malbo Gentile, Fortana. Con il Pignoletto potranno invece concorrere i vitigni a bacca bianca, non aromatici, coltivati in Emilia Romagna, fino a un massimo del 15%. I vitigni Montuni, Pignoletto e Trebbiano potranno vinificare per la varietà bianco nella misura minima dell’85% assieme a altri vitigni a bacca bianca, fino a un massimo del 15%. Infine, per il Rosso, Rosato, tutte le varietà ammesse di Lambrusco, nella misura minima dell’85%, mentre per il complessivo rimanente le uve di vitigni emiliani a bacca nera idonei fino a un massimo del 15%.

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