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Italia Oggi

Un moscato Canelli ... Il mondo del moscato vuole dare vita ad un prodotto di massima qualità che favorisca un rilancio su più larga scala. L’iniziativa parte dal Consorzio di tutela dove, da poco, sono stati rinnovati presidente e cda. L’idea è di un moscato “sottozona Canelli” dal paesino dell’astigiano che nel ’600 fu culla della tipologia “moscato bianco” tiene banco anche tra i produttori. L’aggiunta al disciplinare di produzione prevede che sotto l’ombrello della nuova sottozona verrebbero compresi una ventina di località con centro a Canelli e una resa massima per ettaro di 95 quintali con l’annata obbligatoria in etichetta. Per il neopresidente del Consorzio, Paolo Ricagno, la “sottozona Canelli” è un’opzione commerciale in più per le aziende mentre per la Produttori Moscato d’Asti Associati creerebbe confusione tra i consumatori.

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