02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Italia Oggi

Il fondo di solidarietà resta a secco … La camera vota la fiducia sul decreto manovra. Le misure previste (e quelle non previste) per il primario... Il governo non stanzia risorse, ma dà i terreni demaniali in affitto... La prima notizia per l’agricoltura arriva dal consiglio dei ministri, che ieri a mezzogiorno, su proposta del ministro alle politiche agricole Luca Zaia, ha detto sì a uno schema di dlgs (in applicazione del Regolamento comunitario n. 1698 del 2006), che stabilisce sanzioni amministrative per chi ha incassato indebitamente contributi a carico del fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr). Un via libera non definitivo, quello dell’esecutivo, visto che ora il provvedimento andrà al vaglio delle commissioni parlamentari e della Conferenza stato-regioni, per i necessari pareri.

La seconda notizia, più rilevante, arriva in serata, con un altro via libera, questa volta dalla camera dei deputati. Dopo un tormentato iter a Montecitorio la manovra estiva del governo ha infatti superato la prova dell’aula. L’esecutivo, con 294 sì e 186 no, ha incassato la fiducia sul maxi-emendamento al decreto manovra. Si tratta della 23esima fiducia per l’esecutivo.
Nel maxi-emendamento vi sono alcune norme molto attese dagli attori del settore agricolo. Ma a far notizia è, soprattutto, quello che non c’è: il testo del governo lascia a bocca asciutta, almeno per il momento, gli agricoltori in merito al più volte invocato rifinanziamento del fondo di solidarietà nazionale per le calamità naturali. Secondo le stime fornite nei giorni scorsi dal ministero delle politiche agricole occorrerebbero almeno 250 milioni di euro per coprire solo parzialmente lo scoperto 2009. Fondi che l’erario, evidentemente, è reticente a stanziare, visto che il maxi-emendamento non dispone nulla a riguardo, nonostante le numerose richieste delle associazioni imprenditoriali di categoria e gli impegni di rifinanziamento, pubblicamente assunti dal ministro alle politiche agricole, Zaia, e dallo stesso premier, Silvio Berlusconi. Nel testo su cui Montecitorio ha votato la fiducia non compare neanche la norma che estende la Tremonti-ter, cioè lo sconto fiscale sull’acquisto di nuovi mezzi agricoli, anche agli agricoltori tassati a reddito catastale. Così, il bonus che consente di detassare al 50% del valore degli acquisti (effettuati tra il primo luglio 2009 e il 30 giugno 2010) il reddito, resta accessibile per le sole aziende che vanno a bilancio.
Detto questo, va ricordato che il maxi-emendamento al decreto manovra, qualche risorsa la sblocca e qualche agevolazione al primario la concede.

Andiamo con ordine:

- l’articolo 3, commi 4-bis e 4-ter, del maxi-emendamento prevede disposizioni a sostegno della filiera agro-energetica, in particolare attraverso l’assegnazione dei cosiddetti certificati verdi per l’energia prodotta “da impianti connessi ad ambienti agricoli”;

- l’articolo 4-quinquies del maxiemendamento sblocca la concessione in affitto dei terreni demaniali inutilizzati ai giovani agricoltori (si veda ItaliaOggi del 18/7/2009);

- l’articolo 4-septies dispone interventi in favore della filiera agroalimentare (si veda ItaliaOggi del 18/7/2009), in particolare attraverso un maxi-stanziamento da 150 milioni di euro in favore dell’Isa, l’Istituto sviluppo agroalimentare spa. Venti milioni verranno incassati subito dall’Isa, i restanti 130 milioni nel 2010;

- infine, l’articolo 16-bis dispone la rassegnazione dei fondi necessari al completamento delle infrastrutture irrigue.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su