02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

Italia Oggi

Le sfide della viticoltura bio ... Scacco all’oidio, vitigni più forti e terreni nutrienti... La sperimentazione Iasma su impiego di bicarbonati, selezione e arricchiemento... Controllo dell’oidio in viticoltura biologica mediante l’impiego di bicarbonato di sodio o di potassio o ancora attraverso la scelta di vitigni resistenti. Arricchimento del terreno facendo ricorso alla pratica del sovescio. Sono tre pratiche i cui pro e contro sono oggetto di studio da parte degli scienziati dell’Istituto Agrario di San Michele all’Adige-Fondazione Edmund Mach (Iasma) e dei colleghi del bolzanino Centro di sperimentazione agraria e forestale di Laimburg. Con quali risultati? “Per quanto riguarda l’impiego dei bicarbonati”, spiega a ItaliaOggi Enzo Mescalchin, responsabile dell’Unità sperimentazione agraria e agricoltura sostenibile del Centro di trasferimento tecnologico dello Iasma, “da diversi anni sono in uso in fitoiatria, in quanto innalzano il Ph rendendo così l’ambiente poco favorevole alla diffusione fungina. La sperimentazione condotta dal 2006 in alcune parcelle di vigneti ove si rispettano i dettami dell’agricoltura biologica della nostra provincia, in parallelo con quella in frutticoltura portata avanti dai nostri colleghi di Laimburg, ha dimostrato un’apprezzabile efficacia a livello di prevenzione della diffusione della malattia”. Prima però di consigliare l’utilizzo di bicabonati, per quanto non tossici né biocidi, in viticoltura biologica, gli scienziati trentini si riservano di proseguire la sperimentazione, per valutare eventuali effetti collaterali indesiderati. “La presenza di residui di bicarbonato sugli acini, per esempio”, prosegue Mescalchin, “potrebbe interferire in fase di vinificazione, modificando l’acidità delle uve. Per questo stiamo procedendo a microvinificazioni, dai cui risultati potremmo trarre utili indicazioni sulla necessità o meno di sospendere le applicazioni di bicarbonato a un certo stadio di maturazione delle uve per limitare al massimo la permanenza di residui”. Un’altra tecnica di contrasto delle malattie fungine delle viti, come anticipato, può essere il ricorso a varietà resistenti. A questo proposito i ricercatori del centro di Laimburg hanno in corso studi per valutare il grado di resistenza di alcuni ibridi sviluppati dall’Istituto statale per la viticoltura di Friburgo, fra i quali il Johanniter e il Solaris, nel
bolzanino. “Pur consci del fatto che gli ibridi resistenti saranno sempre un fenomeno di contorno, oltretutto non praticabile da chi fa viticoltura di qualità”, evidenzia Mescalchin, “riteniamo pur tuttavia che possano essere un’opzione in aree impervie, ove la viticoltura è stata abbandonata perché non economicamente sostenibile, o per produrre vini da taglio”.

Per rendere più fertile il terreno dei vigneti migliorando così il vigore della vite e al tempo stesso per mantenere una corretta porosità e resistenza al compattamente del terreno, lo Iasma ha infine sperimentato con positivi risultati la pratica del sovescio, ossia l’impianto di una coltura erbacea composta da diverse essenze (una o più graminacee e leguminose e una curcifera o brassicacea) che viene poi trinciata e interrata nella vigna stessa. “Praticato a filari alterni e magari non tutti gli anni, visto che la vite non ha grosse necessità di fertilizzazione”, conclude Mescalchin, “il sovescio potrebbe essere attuato con profitto dai viticoltori in particolare in quei vigneti ove è scomodo, oneroso o sconsigliabile l’impiego del letame come fertilizzante”. Una pratica, quella del sovescio, che può anche avere una valenza estetica, per la varietà dei colori delle essenze impiantate e che, qualora si aggiunga anche della facelia, può favorire l’incremento della presenza di api in vigneti che non facciano ricorso a sostanze nocive per questi imenotteri.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su