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Italia Oggi

Tra Siena e Arezzo energie innovative ... Un progetto per sfruttare i sottoprodotti agricoli... Prenderà il via nei prossimi giorni lo studio di fattibilità del progetto Mo.D.E.R.No (sigla che sta per modello di distrettto energetico rurale innovativo), ideato congiuntamente dal Consorzio agrario di Siena e dall’università di Firenze, nell’ambito delle linee guida della Regione Toscana in materia di controllo dell’inquinamento. L’iniziativa, finanziata dalla Regione, si prefigge d’organizzare nelle province di Siena e Arezzo (quelle in cui il consorzio agrario senese già dispone di 52 basi d’appoggio, fra filiali e agenzie) una rete di raccolta dei sottoprodotti dell’agricoltura da trasformare in biomassa per alimentare mini-impianti di cogenerazione d’energia termica ed elettrica a uso di aziende agricole, scuole, uffici, condomini e altre tipologie di piccole comunità del territorio. Un modo per valorizzare quei sottoprodotti dell’attività agricola non impiegabili per il miglioramento dei terreni che andrebbe a beneficio di tutti. L’attuazione del progetto contribuirebbe infatti a incrementare il reddito degli agricoltori, a soddisfare almeno in parte il fabbisogno energetico della comunità locale e a preservare l’ambiente, mediante l’abbattimento del ricorso a fonti energetiche fossili. I diversi soggetti coinvolti si sono dati 18 mesi di tempo per completare la fase sperimentale del progetto Mo.D.E.R.No. Più in particolare il Consorzio agrario di Siena studierà come organizzare in modo economico ed efficiente il sistema di raccolta, trasformazione e stoccaggio dei sottoprodotti agricoli. Nello specifico si tratterà di residui di potatura delle viti e degli olivi, le due colture più diffuse nell’area interessata dal progetto. Nel frattempo, ricercatori della facoltà d’Agraria e d’Ingegneria dell’università di Firenze, in collaborazione con due imprese industriali, una del settore dei motori e l’altra delle caldaie, progetteranno il prototipo di mini impianto di cogenerazione (dovrebbe occupare pochi metri quadrati) che dagli utenti finali della costituenda rete potranno installare presso le loro sedi.

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