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Italia Oggi

Alcol e Ue, solo al 23° posto i consumi dei giovani italiani ... Su 35 paesi europei, i sedicenni italiani che consumano abitualmente alcolici sono solo al 23° posto. Un dato decisamente consolante quello presentato da George Sandeman, portavoce del progetto paneuropeo Wine in moderation, nel corso del convegno organizzato a Verona il 4 ottobre scorso da Fondazione Masi, Federvini e Unione Italiana Vini. L’incontro a cui hanno partecipato anche il capo dipartimento alle politiche competitive del mondo rurale, Giuseppe Nezzo e il presidente dell’Osservatorio permanente sui giovani e l’alcol, Enrico Tempesta, è stato, infatti, l’occasione per fare il punto sul consumo di alcolici tra i giovani europei e la questione della sicurezza stradale. L’Italia secondo i dati presentati da Sandeman è oltre la metà della classifica, a pari merito con la Francia. In vetta i paesi del Nord Europa come la Danimarca, la Gran Bretagna e la Germania. “In paesi come Regno Unito e Irlanda, dove il problema dell’abuso di alcol è di gran lunga più grave, emergono limiti fino a 0,8 grammi/litro, contro lo 0,5 dell’Italia”, spiega Nezzo del Mipaaf, “va bene la precauzione, ma portare il limite a zero è un modo per lavarsi definitivamente la coscienza”. “La nostra posizione al riguardo è chiara”, aggiunge Andrea Sartori, presidente di Uiv, “tasso 0 per neopatentati, giovani fino a 21 anni e guidatori professionali, mantenendo per tutti gli altri il limite dello 0,5 g/l”. “Dove sono stati imposti”, spiega Lamberto Vallarino Gancia, presidente di Federvini, “i divieti non hanno portato alla riduzione degli incidenti direttamente imputabili al consumo eccessivo di alcolici, ma anzi ne hanno favorito l’emergere secondo differenti modalità”.

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