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Italia Oggi

Un Nebbiolo superiore ... Nebbiolo d’Alba diventa superiore e spumante rosé. Si del Comitato nazionale vini alla richiesta del consorzio ditutela Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Roero di aggiungere due nuove tipologie alla doc piemontese. Conscguentemente si adeguano alcune disposizioni del disciplinare, mentre cambiano altre importanti prescrizioni sulle rese, sull’invecchiamento e sul taglio migliorativo. Fra gli adeguamenti, va citata, in conseguenza al recepimento della carta dei principi della Regione Piemonte, la menzione in etichetta della vigna e la relativa specificazione delle rese e del titolo alcolometrico; ma anche la riformulazione della base ampelografica e delle delimitazioni topografiche. Le modifiche sostanziali, invece, prevedono che la resa in vino dell’uva per il Nebbiolo d’Alba e il Nebbiolo d’Alba superiore non superi i 6,3 litri a ettaro pari al 70%, mentre, sempre nei limiti della stessa percentuale i 7,7 litri a ettaro. Naturalmente, il superamento di tale percentuale da parte della resa, ma non travalica il 75%, l’eccedenza non ha diritto alla Doc; oltre detto limite percentuale decade il diritto alla
denominazione di origine per tutto il prodotto. Altra questione è quella dell’invecchiamento per cui viene richiesto il rispetto di criteri tecnici più razionali e pratiche enologiche atte a conferire al vino le migliori caratteristiche di qualità secondo i metodi riconosciuti dalla legislazione vigente. Per il Nebbiolo “classico” i mesi sono 12, per la tipologia “superiore” sono 18, mentre per lo spumante e lo spumante rosé sono 6 mesi. Inoltre, è consentita, a scopo migliorativo, l’aggiunta, nella misura massima del 15%, di un “Nebbiolo d’Alba” più giovane a uno più vecchio e viceversa, anche se non ha ancora ultimato il periodo di invecchiamento obbligatorio. La possibilità di procedere ad un taglio migliorativo, fino ad un massimo del 15% di vino più giovane a vino più vecchio e viceversa della stessa tipologia anche se non ha ancora terminato il periodo di invecchiamento è stata prevista per permettere alle aziende di avere un margine di intervento per migliorare la qualità dei vini delle singole annate, soprattutto di quelle qualitativamente inferiori.

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