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Da Trani a Venezia, Al Bano e Bottega rilanciano il Bacaro ... Puglia e Veneto hanno unito le loro forze e al Vinitaly, in questi giorni, hanno presentato un nuovo vino che celebra la storia della Serenissima Repubblica di Venezia. Bacaro, il nome scelto, vuole evocare gli assidui scambi commerciali tra la città dei Dogi e la piccola Trani che per assidua presenza dei suoi vascelli nell’Adriatico meridionale, era stata denominata la “quinta Repubblica marinara”. Un vino che deriva da una particolare selezione di Primitivo di Manduria che viene prodotta da Tenute Al Bano Carrisi in collaborazione con la Distilleria Bottega di Conegliano. Proprio ieri lo stesso Al Bano e i fratelli Bottega hanno reso pubblico questo loro progetto commerciale che nasce da una ricerca storica e dalla volontà di valorizzare sempre più le eccellenze enologiche del nostro paese. “Nel XVI secolo tra le merci che arrivavano a Venezia” dice Sandro Bottega, a capo della distilleria veneta, “non mancavano copiose forniture di vino, in particolare un rosso di grande corpo e di struttura importante che sembra corrispondere in tutto e per tutto al Primitivo di Manduria. A questo nettare color granato alcuni storici fanno risalire l’etimologia della parola “bacaro” che tuttora nella città lagunare indica le osterie dove si consumano cicchetti e ombre di vino. Bacaro vogliamo diventi un vino da intenditori”. Sempre nel contesto del Vinitaly la Distilleria Bottega ha presentato il progetto per la realizzazione della bottiglia più grande del mondo che verrà presentata a Treviso nel prossimo giugno. La bottiglia speciale avrà un’altezza di 2 metri, un diametro di 30 cm e una capacità di 120 litri circa.