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Italia Oggi

… Il Consorzio Operatori Turistici vuole creare un polo internazionale in stile Chiantishire… Monferrato, l’Expo parla piemontese… Tour dei vini, Palio e letteratura per attirare i visitatori di Milano… Prendere i turisti per la gola, non solo grazie alla cucina del Monferrato ma offrendo anche vini d’eccellenza che ne dissetino il corpo e aprendo il patrimonio artistico della zona o allestendo rievocazioni storiche per saziarne la sete di cultura. Il Consorzio Operatori Turistici Asti Monferrato punta, in particolare, ai giovani turisti oltre che a tutti i visitatori dell’Expo 2015 in programma a Milano. L’obiettivo è creare in Piemonte un vero e proprio polo turistico internazionale, pianificando un’operazione di marketing e comunicazione che faccia conoscere al mondo una zona relativamente ancora poco nota. “Vogliamo creare l’identità del Monferrato, che sta diventando una meta turistica interessante e richiesta”, dichiara Andrea Cerrato, presidente del Consorzio nonché coordinatore del progetto Monferrato Expo2015. “Stiamo cercando di realizzare quello che 15 anni fa è stato fatto con le Langhe. Vogliamo far diventare il Monferrato la porta per la Lombardia in occasione dell’Expo2015. Non basteranno, infatti, Milano e provincia per ospitare tutti coloro che arriveranno nel capoluogo lombardo e tra le città in un’orbita interessante ci sono anche Asti e Alessandria”. Per avvicinare questo territorio ai turisti “abbiamo cominciato a stringere accordi con enti e altri consorzi turistici nelle province di Asti e Alessandria, mettendo insieme oltre 300 strutture ricettive in pochi mesi. Puntiamo su un turismo di qualità, rivolto soprattutto ai giovani, perché ciò significa fare un investimento sul futuro”, continua il presidente del Consorzio, che si propone di promuovere lo sviluppo e la razionalizzazione delle attività commerciali delle imprese associate, di svolgere funzioni di rappresentanza della categoria e di tutelare gli interessi e l’immagine dei soci. Tra le funzioni dell’ente anche la programmazione e il controllo dello sviluppo del settore, la gestione della comunicazione territoriale finalizzata al turismo, la collaborazione con enti pubblici e organismi privati per la realizzazione delle manifestazioni e infine il lancio d’iniziative utili a favorire il massimo contatto tra la domanda e l’offerta. “Storicamente, il Monferrato arriva fino all’Appennino ligure”, rilancia Cerrato, “per cui si può pensare a un corridoio che porti fino in provincia di Savona e che verrà caratterizzato come polo turistico internazionale. Il 2 dicembre presenteremo il nostro progetto a Roma con un evento: verrà proposto tutto ciò che è Monferrato, dall’olio ligure alla Barbera alle risaie”. Per valorizzare al massimo il territorio, e per comunicarlo, il Consorzio scommette su quelle che sono “le risorse di natura culturale, per esempio il Palio di Asti e le diverse rievocazioni storiche, come l’assedio di Canelli, e il richiamo al fatto che questa zona sia stata la terra di scrittori e poeti. Poi c’è l’alta cucina, il vino d’eccellenza e il tartufo. Il nostro punto di forza è che il Monferrato è ancora tutto da scoprire, è un territorio che, a differenza per esempio delle Langhe e del Chianti, è ancora abbastanza sconosciuto per l’enoturista”, conclude Cerrato. Tra le iniziative che animano la zona in questo periodo ci sono, tra le altre, le fiere e le giornate del tartufo bianco che prevedono vari appuntamenti dall’inizio di ottobre fino al 5 dicembre.

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