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Italia Oggi

… Un marchio per i vini autoctoni … “Un marchio di certificazione per i vini da vitigno autoctono”“. E l’obiettivo di Reinhold Marsoner, direttore della Fiera di Bolzano dove si è tenuta Autochtona 2010, forum dei vini autoctoni d’Italia. E come a Bolzano è nata la certificazione Klimahouse per le abitazioni, lo stesso potrebbe avvenire per i vini. “I vitigni autoctoni sono la vera forza commerciale dell’Italia. È sulla loro tradizione, sul legame cori il territorio, che l’enologia italiana deve investire. Si potrebbe davvero pensare ad una certificazione come garanzia non soltanto di qualità, ma di legame con il territorio, di tradizione, di cultura. Aútocthona vuole ssere il punto di riferimento delle piccole realtà che contribuiscono in maniera decisiva la bellezza del mondo vinicolo italiano”. In Italia ci sono oltre 370 tipi di vitigni diversi, una ricchezza e un patrimonio unici che fa dire ad Antonio Calò, presidente dell’Accademia della Vite e del Vino di essere “convinto che l’originalità dei nostri vini, il valore della gamma variegata dei nostri vitigni, ci porterà ad uscire dalla crisi”. Una teoria avallata dai produttori presenti ad Autochtona. Per Giovanni Sidoli, della Casali Viticultori di Scandiano (Re), “quella della valorizzazione dei vitigni autoctoni è una strada da continuare. È un successo tanto che in azienda vogliamo arrivare a togliere quasi del tutto gli internazionali”. Anche Giacomo Savorini, direttore del Consorzio Vini Colli bolognesi, “la sfida è al mercato è con i vitigni della tradizione. Vini internazionali ne entrano a milioni sui mercati, a prezzi con i quali non possiamo competere. Dobbiamo aprire mercati che non siano legati alla Gdo che non è disposta a riconoscere nel prezzo il nostro valore”. Claudio Zappi, sales manager del Consorzio produttori di Manduria (Ta), “il mercato ha bisogno di vini espressione del territorio. I blend sono un modo per confondere i consumatori”. Autochtona ha istituito il premio “Autoctoni che passione!” I riconoscimenti sono andati a Cascina delle Rose (Piemonte), Cantina Giogantinu (Sardegna), azienda agricola Biava (Lombardia) e fattoria Carsica Baijta di Skerlij (FriuliVenezia Giulia)

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