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Italia Oggi

In Giappone il vino d’Italia alle costole di quello francese … L’Italia del vino mantiene la seconda posizione (15,1%) sul mercati) giapponese, dietro alla Francia che mostra segnali di cedimento, ma che rimane ancora molto lontana (55%). Dal 2007 al 2009 il Giappone ha fatto registrare un calo significativo del valore delle importazioni di vino fermo in bottiglia, passando da 98 a 72 miliardi di yen tra il 2007 e il 2009 (-21%), equivalenti a quasi 753 milioni di euro nel 2007 contro i circa 553 del 2009. Una riduzione in valore non ha interessato le quantità, che invece hanno continuato a crescere, portandosi da. 119 milioni di litri a 127,8 milioni di litri ( 7,5%). Chi ha sofferto di più di questo calo è stata la Francia, primo importatore del Giappone, con un valore passato da 60 a 39 miliardi di yen e da 52,6 a 48,7 milioni di litri in due anni e una quota sul totale del valore importato sceso dal 61 al 55%. L’Italia, secondo fornitore, anche se ha perso valore (da 14 a 11 miliardi di yen), ha incrementato la sua quota dal 14,5 al 15,1%, portando il volume da 22,7 a 23,6 milioni di litri. Bene l’andamento del 2010 dove da gennaio ad agosto il vino italiano ha raggiunto i 22,6 milioni di litri, quantità in aumento, 20,8 milioni di litri rispetto al 2008 anno di massima espansione dell’export italiano di vino. Il mercato giapponese chiede vini con prezzi popolari, in particolare nella fascia di prezzo sotto i 1.500 yen a bottiglia (11 euro). Sono i dati diffusi da Veronafiere in occasione della quinta edizione di Vinitaly Tour Japan che termina oggi.

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